Europa

I medici decidono di non staccare la spina; il coma di Vincent continua, così come il dibattito in tutto il paese.

Una decisione discussa, il caso Lambert; un problema che sta dividendo una famiglia e la Francia intera.

Intervista all'economista Gustavo Rinaldi sulla sostenibilità delle riforme imposte dall'Unione Europea

Le prospettive del Vecchio Continente in attesa degli esiti sulla crisi della Grecia

Lo stare insieme solidale è il principio dell'integrazione comunitaria. Ma occorre l'unione economica e monetaria accompagnata da una reale unione politica

L'8 maggio di 70 anni fa la fine della seconda guerra mondiale. Il 9 maggio è il 65° della Dichiarazione Shuman. Oggi le difficoltà sono profonde. La vittoria di Cameron in Gran Bretagna e la crisi Greca i due estremi

Una situazione che si aggrava nonostante i flebili segnali di ripresa. Le persone non sono numeri

Secondo alcune proiezioni per le politiche del 7 maggio i due partiti maggiori sarebbero appaiati intorno al 33%, mentre secondo altri sondaggi i Conservatori di Cameron dovrebbero riuscire a essere ancora il primo partito, ma senza arrivare alla maggioranza assoluta.

Giovedì 5 marzo, nella sala conferenze della Fondazione Donat-Cattin, l'ambasciatore polacco presso la Santa Sede, Piotr Nowina-Konopka, ha tenuto una  lectio magistralis sul tema " Danzica 1980"

La fondazione Carlo Donat-Cattin, nell'ambito delle iniziative del «Polo del 900», ha invitato a Torino il 5 marzo alle 18 (via Stampatori 4 a Torino) 18. uno dei protagonisti di quei giorni: l'ambasciatore polacco presso la Santa Sede, Piotr Newina Konopka, a quel tempo addetto stampa di Walesa e più tardi ministro della repubblica democratica sorta dalle ceneri del comunismo. «Danzica 1980. Con Solidarnosc nasce una democrazia». Modera Domenico Lo Bianco, segretario della Cisl di Torino

Unione Europea, sul caso Grecia si evidenziano le questioni di fondo su un processo di integrazione che coinvolge sempre più Stati ma con differenze sostanziali

Oltre alla crisi ellenica la tragedia dell'Ucraina al centro del dibattito nella vecchia e santa Europa, sullo sfondo il ruolo della Banca Europea e il Fondo Monetario internazionale

L’opinione pubblica tedesca si sta spaccando. A Dresda, da dove nel 1989 sono partite le prime scosse decisive per far crollare il muro, in queste settimane è come se si volesse costruire un nuovo muro.

Con quello che è capitato in questi giorni in Francia, dalla barbarie terrorista alla mobilitazione “citoyenne” di Parigi, perde importanza la conclusione dello scialbo semestre italiano di Presidenza Ue sul quale ha riferito martedì scorso Matteo Renz