Dalla «A» alla «V» le parole di Francesco

Il lessico del Papa semplice e vicino al quotidiano perchè raggiunga tutti

Parole chiave: carriero (1), vocabolario (1), papa (648)
Dalla «A» alla «V» le parole di Francesco

Se fosse stato pubblicato dopo la recente visita di papa Francesco in Africa si sarebbe potuto inserire il vocabolo «zanzare» dal momento che il libro non contiene una voce alla lettera «z» e si ferma alla parola «Vergogna». Ma proprio perché, come precisa il curatore, il giovane salesiano don Antonio Carriero (classe 1988) questo libro è «un cantiere aperto», in un eventuale Vocabolario di Francesco n. 2, si potrà inserire anche il fastidioso insetto che infesta alcune zone dell’Africa e che al Papa fa più paura dei terroristi – come ha risposto scherzosamente ai giornalisti che gli chiedevano se fosse preoccupato per gli attentati… Un aneddoto, quello delle zanzare, che ben esprime la vivacità e la vividezza del lessico di papa Francesco e che ormai sta entrando nel parlare comune della gente, come i celebri «Buon giorno e buon pranzo» della domenica dopo l’Angelus o «Permesso, grazie e scusa» che salvano un matrimonio.

Così don Antonio Carriero ha  chiamato a raccolta 50 tra scrittori e giornalisti che si occupano di informazione religiosa (tra questi i «nostri» Luca Rolandi, e Marina Lomunno, direttore e redattrice de «La Voce del popolo», che hanno scritto rispettivamente le voci «Pace» e «Adozione»)  affidando a ciascuno di loro uno dei  vocaboli più  ricorrenti nei discorsi di papa Francesco. Ne è venuto fuori un corposo «Vocabolario» dove dalla «A» alla «V» ognuno degli autori, che hanno messo a disposizione gratuitamente le loro competenze, sviscerano i termini più cari al Papa venuto «dalla fine del mondo».

Il libro, edito da Elledici e che si propone come un’azzeccata strenna natalizia, è già stato consegnato a Francesco e viene presentato giovedì 17 dicembre a Roma, presso la sede della Radio Vaticana (alle 17). Ad impreziosire il volume, gli interventi di quattro personalità che in modi diversi sono molto vicini al Papa e ne conoscono il  linguaggio: il card. Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano (che presenta il volume), il card.Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e padre Antonio Spadaro, direttore della «cività Cattolica» (a cui è affidata l’introduzione) e mons. Nunzio Galantino, segretario generale della Cei che conclude il testo.

E così tra «Bambino», «Famiglia» «Misericordia». «Mafia», «Mamma» «Periferia», «Perdono» «Scarto», «Tenerezza» e «Umorismo» il lettore vien accompagnato nel pensiero di Francesco che prima a se stesso e poi a tutti noi raccomanda, come viene riportato nel libro: «Le tue parole siano semplici. Che tutti capiscono». Il parlare di papa Bergoglio infatti come sottolinea nella presentazione del card. Parolin è un «sermo umilis» che significa parlare a tutti «facendo uso di un lessico e di immagini che traggono la loro forze dalla vicinanza con la vita quotidiana». Come faceva Gesù, perché il Vangelo è un messaggio rivolto a tutti e in primo luogo ai semplici e a chi abita le periferie del mondo tanto care a questo Papa. Nelle intenzioni dell’editrice salesiana – come sottolinea il direttore generale don Pietro Mellano – questo volume è stato pubblicato volutamente in concomitanza con l’apertura del Giubileo perché accompagni i lettori durante l’Anno Santo.   

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