Dal Papa con migliaia di giovani un onore per noi keniani

Il pellegrinaggio fu un idea di mons. Nosiglia in visita ai fidei donum torinesi. I ragazzi sono stati ospiti a Torino nella parrocchia di Sant'Ignanzio ed hanno insieme ai giovani della comunità partecipato alla Gmg di Cracovia 

Parole chiave: kenia (1), papa (648), cracovia (26), giovani (205), torino (730), chiesa (665), diocesi (138)
Dal Papa con migliaia di giovani un onore per noi keniani

 

 

La Giornata Mondiale della Gioventù, celebrata a luglio 2016, non è stata solo una benedizione, ma anche un’esperienza che ha segnato la vita di più di due milioni di giovani provenienti da tutto il mondo. Ha unito infatti un mare di giovani volti provenienti da tutto il mondo con un  obiettivo comune: il nutrimento spirituale.

Dalla capitale del Kenia un gruppo di 10 ragazzi della parrocchia dei Santi Innocenti di Tassia, area est di Nairobi, è stato tra i fortunati che hanno ricevuto la Benedizione Papale, direttamente a Cracovia, in Polonia.

È stato un grande onore per il gruppo, dopo un viaggio che li ha portati a molte miglia da casa, partecipare alla Messa celebrata da papa Francesco in occasione della Gmg. Questo viaggio e questa esperienza rimangono come un ricordo capace di rigenerare, che molti probabilmente racconteranno alle generazioni venture.

«Lo definisco un viaggio di Dio» dice Levinna Akinyi, studentessa di ventun’anni dell’Università di Nairobi, che si ritiene molto fortunata per aver preso parte a quest’evento.

 

La partenza

 

Il gruppo è partito il 13 di luglio per Torino, dove ha soggiornato nella parrocchia di Sant’Ignazio di Loyola per due settimane, in preparazione alla Gmg di Cracovia. L’organizzazione di questo viaggio era iniziata con tre anni di anticipo, quando il vescovo di Torino Cesare Nosiglia era partito alla volta del Kenya per far visita alla parrocchia di Tassia e aveva  promesso di finanziare il viaggio per quest’esperienza in Polonia a dieci ragazzi.

Il gruppo, concorde nell’affermare che questo è stato il più bel viaggio della loro vita,  ha viaggiato con il parroco don Mauro Gaino.

Mentre erano a Torino hanno seguito un denso itinerario che li ha portati nei principali luoghi religiosi della città e ha permesso loro di incontrare molti giovani e alcuni bambini. Hanno fatto visita alla Sindone,  visitato il Duomo, incontrato mons. Cesare Nosiglia e la gioventù della diocesi di Torino, sono passati dalla chiesa di Maria Ausiliatrice, dal Cottolengo, dall’oratorio della parrocchia di S. Francesco a Venaria e dal Sermig, prima di unirsi al gruppo di giovani della Diocesi torinese in partenza per la Gmg.

 

Il primo viaggio

 

Jaque Mogire, tra i dieci ragazzi provenienti dalla parrocchia di Tassia, dice che non si è mai sentita così coinvolta ed emozionata. È stato il suo primo viaggio in aereo e la prima volta in un diverso continente, così lontano da casa. Dice che questa esperienza ha ampliato la sua prospettiva, dandole una visione globale delle cose, che la rende non solo una keniota migliore, ma  una cittadina del mondo grazie alla rete di contatti e amicizie che ha stretto nel viaggio.

«Incontrare e vedere Papa Francesco così da vicino è stato unico, il suo saggio consiglio ai giovani è stato incoraggiante» ha detto Jaque.

«Mi ha dato speranza, non solo per la mia fede, ed anche fiducia negli  altri» dice invece Sharon, altra partecipante al  viaggio, aggiungendo che il cammino le ha fatto cambiare il modo di affrontare le sfide e che le ha fatto intuire che Dio è davvero la meta da ricercare.

Mike Baraza invece racconta che al momento della partenza don Mauro ha ricordato loro che questa trasferta era un pellegrinaggio, non una vacanza, e che sarebbero stati necessari sacrifici. Mike si accorse della veridicità delle sue parole quando dovettero raggiungere il posto in cui avrebbero incontrato Papa Francesco.

«Abbiamo percorso dieci chilometri con i nostri pesanti bagagli sulla schiena, percorrendo strade che erano state chiuse al traffico per l’occasione  insieme a centinaia di giovani da tutto il mondo uniti da un forte calore e da un obbietivo comune. I diversi accenti e le lingue che abbiamo sentito lungo la via ci hanno fatto capire chela presenza di Dio non si lascia frenare dalle barriere linguistiche e culturali. È stato un pellegrinaggio per la nostra fede» ha sottolineato Mike.

La Gmg è stata un’opportunità per i giovani dai 16 ai 30 anni di radunarsi in un contesto globale e discutere della loro fede. Il Papa ha ringraziato tutti, che hanno risposto alla sua chiamata e lo hanno raggiunto per celebrare la giornata con lui.

«Ancora una volta i giovani hanno risposto alla chiamata: sono arrivati da tutto il mondo per celebrare un festival di colori, volti diversi, linguaggi e storie differenti. Sono arrivati anche con le loro ferite,  dubbi e domande, ma soprattutto con la gioia di incontrarsi. Ancora una volta, è stato formato un mosaico di fratellanza. Durante questo incontro  Giubilare i giovani hanno ricevuto il messaggio della misericordia di portare ovunque con il lavoro della mente e del corpo. Ringrazio tutti i presenti a Cracovia! E ringrazio chi è arrivato qui da ogni angolo della Terra. Che il dono ricevuto da voi possa diventare una risposta quotidiana alla chiamate di Dio» ha detto il Santo Padre.

La prossima giornata della gioventù sarà a luglio 2016, a Panama.

Tutti i diritti riservati

Opinioni e commenti

archivio notizie

01/01/2017

La post-verità non è una novità

La disinformazione, che è sempre esistita, oggi è davvero alla portata di tutti. Ma qualche antidoto c’è …

27/11/2016

Andar per Tanaro anche nei giorni difficili

Un fiume e un territorio. La forza dell'acqua che provoca tragedie perchè alimentate da un rapporto sbagliato dell'uomo con la natura

26/10/2016

La Banca del Tempo fa tappa in Lombardia

Il cammino di Anna prosegue lungo le strade d'Italia

02/09/2016

L'estate del burkini

Una riflessione su uno dei dibattiti più accesi di queste settimane