Quando nacque il Sinodo

Un governo collegiale perla Chiesa. Cinquant’anni fa Paolo VI istituiva il Sinodo.

Parole chiave: Sinodo (46), Paolo VI (8), Vaticano (68)
Quando nacque il Sinodo

CINQUANT’ANNI FA L’ANNUNCIO – Le Chiese ortodosse da sempre si reggono sulla «sinodalità» e i patriarchi sono eletti dai Sinodi. Nella Chiesa cattolica, già prima del Concilio Vaticano II (1962-1965), spunta l’idea di una struttura che consenta ai vescovi di assistere il Papa nel governo della Chiesa. In apertura del quarto e ultimo periodo del Concilio, il 14 settembre 1965, Paolo VI annuncia «l’istituzione, auspicata da questo Concilio, di un Sinodo dei vescovi che, composto da presuli nominati per la maggior parte dalle Conferenze episcopali, con la nostra approvazione, sarà convocato, secondo i bisogni della Chiesa, dal Romano Pontefice, per sua consultazione e collaborazione, quando, per il bene generale della Chiesa, ciò sembrerà a lui opportuno». Il giorno dopo, il 15 settembre, promulga il motu proprio «Apostolica sollicitudo»: il Sinodo «è un consiglio permanente, sottoposto direttamente e immediatamente all’autorità papale. Suo scopo è portare un aiuto efficace al Pastore della Chiesa, avrà la missione di informare e consigliare. I fini generali sono: a) favorire una stretta unione e collaborazione tra Pontefice e vescovi; b) avere cura che sia data una informazione diretta e vera sulle situazioni e le questioni della vita della Chiesa e sull’azione nel mondo; c) facilitare la concordanza di vedute sui punti essenziali della dottrina e sulle modalità di vita della Chiesa».

I VESCOVI NON SONO «PREFETTI» DEL PAPA – Il termine «Sinodo» deriva dal greco «sýn, insieme», «hodòs, strada», «strada insieme» del Papa con i vescovi. Esso esprime la corresponsabilità di ciascuno e di tutti i vescovi versola Chiesae il mondo: i vescovi non sono «delegati» o «prefetti» del Papa ma sono «un ceto unitario che trova nel Vescovo successore di Pietro non già una potestà diversa ed estranea, ma il suo centro e il suo capo». Il Sinodo è recepito da Diritto canonico (cànoni 342-348):

1) Sinodo generale ordinario: ha cadenza bi-trienna­le; partecipano i patriarchi e i metropoliti orientali, i vescovi eletti dalle Conferenze episcopali, 10 religiosi eletti dall'Unione dei superiori maggiori, i capi dei dicasteri della Curia.

2) Sinodo generale straordinario: non ha cadenza. Partecipano i patriarchi orientali, i presidenti delle Conferenze episcopali, 3 religiosi, i capi della Curia.

3) Sinodo particolare speciale: non ha cadenza. È indetto per singole nazioni, regioni o continenti.

I PARTECIPANTI – I vescovi sono designati su basi numerica: uno sela Conferenzaepiscopale ha 25 membri, 2 se ne ha 50, 3 se ne ha 100, 4 se supera i 100. Il Papa può integrare il numero dei partecipanti con la nomina di cardinali, vescovi, sacerdoti, religiosi/e, laici, giovani, coppie di sposi, esperti, specialisti, uditori. Partecipano con diritto di parola e di voto i vescovi eletti e i membri di nomina pontificia fino al 15 per cento. Partecipano con diritto di parola ma non di voto i delegati fraterni delle confessioni cristiane, i periti, gli uditori, gli invitati speciali. Finora si sono celebrati, tutti a Roma e in settembre-ottobre, 24 Sinodi e cioè: 16 generali – 13 ordinari (4 Paolo VI, 6 Giovanni Paolo II, 3 Benedetto XVI) e 3 straordinari (1 Paolo VI, 1 Giovanni Paolo II, 1 Francesco) – e 8 speciali per aree geografiche. Dalla maggior parte sono scaturite le esortazioni apostoliche «post-sinodali» dei Pontefici.

SINODI GENERALI ORDINARI

Paolo VI 1) «La preservazione e il rafforzamento della fede cattolica, la sua integrità, il suo vigore, il suo sviluppo, la sua coerenza dottrinale e storica» (1967); 2) «Il sacerdozio ministeriale e la giustizia nel mondo» (1971); 3) «L’evangelizzazione nel mondo contemporaneo»(1974), esortazione «Evangelii nuntiandi» (1975); 4) «La catechesi nel nostro tempo» (1977), «Catechesi tradendae» (Giovanni Paolo II, 1979).

Giovanni Paolo II - 5) «I compiti della famiglia cristiana nel mondo d’oggi» (1980), «Familiaris consortio» (1981); 6) «La penitenza e la riconciliazione nella missione della Chiesa» (1983), «Reconciliatio et paenitentia» (1984); 7) «La vocazione e la missione dei laici nella Chiesa e nel mondo» (1987), «Christifideles laici» (1988);

8) «La formazione dei sacerdoti nelle circostanze attuali» (1990), «Pastores dabo vobis» (1992); 9) «La vita consacrata e la sua missione nella Chiesa e nel mondo» (1994), «Vita consecrata» (1996); 10) «Il vescovo, servitore del Vangelo di Gesù Cristo per la speranza del mondo» (2001), «Pastores gregis» (2003).

Benedetto XVI - 11) «L’Eucaristia fonte e culmine della vita della Chiesa» (2005),  «Sacramentum caritatis» (2007); «La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa» (2008), «Verbum Domini» (2010); 13) «La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana» (2012), «Evangelii gaudium» (Francesco, 2013).

SINODI GENERALI STRAORDINARI - 14) «La cooperazione trala Santa Sedee le Conferenze episcopali» (1969, Paolo VI); 15) «Il ventesimo anniversario della conclusione del Concilio» (1985, Giovanni Paolo); 16) «Le sfide pastorali della famiglia nel contesto dell'evangelizzazione» (2014, Francesco).

SINODI SPECIALI - Riguardano aree geografiche (3 per nazioni o aree e 6 per continenti): 1) «La situazione pastorale nei Paesi Bassi» (1980); 2) I Europa «Testimoni di Cristo che ci ha liberato» (1991); 3) I Africa «La Chiesain Africa e la sua missione evangelizzatrice verso l’anno 2000» (1994), «Ecclesia in Africa» (1995); 4) Libano «Cristo è la nostra speranza: rinnovati dal suo Spirito, solidali, testimoniamo il suo amore» (1995), «Una nuova speranza per il Libano» (1997); 5) «Incontro con Cristo vivo: il cammino per la conversione, la comunione e la solidarietà in America» (1997), «Ecclesia in America» (1999); 6) «Gesù Cristo Salvatore e la sua missione di amore e servizio in Asia» (1998), «Ecclesia in Asia» (1999); 7) «Gesù Cristo, una chiamata per i popoli dell’Oceania» (1998), «Ecclesia in Oceania» (2001); 8) II Europa «Gesù Cristo, vivente nella sua Chiesa, sorgente di speranza per l’Europa» (1999), «Ecclesia in Europa» (2003); 9) II Africa «La Chiesain Africa al servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace (2009), «Africae munus» (2011); 10) «La Chiesacattolica in Medio Oriente. Comunione e testimonianza» (2010), «Ecclesia in Medio Oriente» (2012).

LA SVOLTA DI PAPA BERGOGLIO - Il 1° aprile 2014 Francesco scrive una lettera al segretario generale del Sinodo, cardinale Lorenzo Baldisseri: poiché il Vescovo di Roma «ha biso­gno della presenza dei suoi confratelli vescovi, del loro consiglio e della loro prudenza ed esperienza», desidera «valorizzare questa preziosa eredità conciliare in favore della collegialità episcopale». Giovanni Paolo II e Benedetto XVI hanno governato con una monarchia assoluta rifacendosi a una «collegialità affettiva». Francesco alla «collegialità affettiva» unisce la «collegialità effettiva» perché «la collegialità non mina ma rafforza il primato petrino».

Tutti i diritti riservati

Chiesa

archivio notizie

18/01/2018

Gentiloni al Sermig, “orgoglioso dell’accoglienza italiana ai profughi”

Sala gremita con l'Arcivescovo Nosiglia e il fondatore Olivero. Le foto della serata 

07/01/2017

Da Paolo a Francesco, nel segno del progresso dei popoli

A cinquant'anni dalla Populorum Progressio entra in funzione il nuovo dicastero per lo sviluppo umano integrale

15/12/2016

«Perché Torino si specchi nella Chiesa di Francesco»

Echi del convegno della Facoltà Teologica sull'Evangelii Gaudium. Lungo colloquio con don Roberto Repole, preside della Facoltà e presidente dell'Associazione dei teologi italiani

03/11/2016

Terremoto, il monaco Cesare Falletti: "non piangere sulle pietre"

 In Centro Italia la terra continua a tremare. Norcia è una città fantasma, il luogo natale del patrono del monachesimo del mondo intero, san Benedetto: il commento del fondatore del monastero cirstercense di Pra'd Mill a Bagnolo Piemonte