Torino: Cottolengo in festa per fratel Luigi Beato

Sabato 2 maggio la Famiglia cottolenghina in festa per la beatificazione di fratel Luigi Bordino, alpino, infermiere, consacrato. Modello di santità nell'umiltà e nel servizio

Torino: Cottolengo in festa per fratel Luigi Beato

Ultimi preparativi per la Famiglia cottolenghina che sabato 2 maggio vede salire agli onori degli altrari fratel Luigi Bordino. Migliaia le persone attese all'Area Vitali del Parco Dora per la celebrazione presieduta dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le cause dei santi, con l'Arcivescovo di Torino mons.Cesare Nosiglia.

«La beatificazione di fratel Luigi Bordino - ha sottolineato mons. Nosiglia  - esemplare figlio del Cottolengo, avviene durante l'Ostensione della Sindone e ne testimonia in modo forte e profondo il messaggio che è quello dell'Amore più grande che ogni pellegrino contempla nel sacro Telo. fratel Luigi ha fatto di questo comando del Signore il suo programma di vita spendendola tutta a favore dei più poveri dei poveri, dei malati e disabili, degli ultimi, quelli che Papa Francesco chiama gli scarti della nostra società».

Alpino e infermiere, uomo di pace, di servizio e preghiera, tra i soldati come tra gli ammalati. Nato a Castellinaldo (CN) il 12 agosto 1922, membro dell'Azione Cattolica a 20 anni con il fratello Risbaldo fu inviato sul fronte Russo con il 4° Reggimento Artiglieria Alpina. Catturato dalle truppe sovietiche visse l'esperienza della prigionia in Siberia (dal settembre 1943 all’aprile 1944) e già in quel contesto di dolore e sofferenza testimoniò in modo eroico quello spirito caritativo che poi caratterizzò tutta la sua vita. Entrato tra i Fratelli del Cottolengo nel '46, si impegno fino all'ultimo per i malati, infermiere attento e precisi ma anzitutto uomo pronto a considerare il malato come persona cui testimoniare l'amore di Dio anche nella sofferenza.

Colpito dal leucemia nel 1975 morirà nel 1977 e da subito la sua fama di santità non ha conosciuto confini. La causa di beatificazione fu aperta dal card. Anastasio Ballestrero nel 1988, nel '93 si concluse la fase diocesana, nel 2003 Giovanni Paolo II lo dichiarò venerabile. Dal 1997 il suo corpo riposa presso la Piccola Casa della Divina Provvidenza.

Per approfondire http://www.fratelluigibordino.it/

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