Carta di Milano: contro lo spreco, e per nuovi modelli di nutrizione

Expo 2015 –  l’impegno di padiglione italia perla diffusione di politiche attive sul cibo

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Carta di Milano: contro lo spreco, e per nuovi modelli di nutrizione

«E’ auspicabile che gli Stati Uniti e i paesi del Primo Mondo, Italia compresa, si rendano conto quanto sia meno dispendioso e più efficace aiutare i paesi poveri a risolvere le loro difficoltà economiche, piuttosto che combattere in eterno contro problemi senza soluzione».  Non sono parole di Papa Francesco, anche se vi somigliano molto, ma di Jared Diamond, uno dei più importanti intellettuali contemporanei, autore di libri fondamentali come «Armi, acciaio e malattie». Le sue idee espresse in una recente lezione alla Luiss di Roma e pubblicate da Einaudi, risuonano potenti a meno di due mesi dall’inaugurazione dell’Expo di Milano che si aprirà il 1° maggio. Il tema dell’Expo è «Nutrire il pianeta, energia per la vita», ma di Expo si parla solo ricordandone gli scandali e le difficoltà, e non di un luogo che per sei mesi ospiterà oltre metà delle nazioni del mondo impegnate a definire politiche attive sulla nutrizione.

Expo sarà un grande momento di formazione collettiva, e responsabilità di ciascuno sarà capire se i propri comportamenti sono i migliori per costruire un pianeta sostenibile.

I grandi argomenti di Expo, come il diritto al cibo, il diritto all’acqua, il land grabbing, la contraffazione alimentare, lo spreco, la relazione tra stili di vita e alimentazione, il ruolo della donna sia nella fase prenatale che in quella neonatale, sono stati finalmente esplicitati all’interno dell’Hangar Bicocca sabato scorso. Quarantadue gruppi di lavoro hanno ipotizzato prima risposte urgenti a domande scottanti. Sappiamo che al mondo ci sono ottocentomila persone denutrite e un milione di persone ipernutrite. Sappiamo che la produzione agricola sarebbe sufficiente ma i modelli distributivi e di pagamento delle derrate non aiutano. Ma non basta l’impegno normativo dei governi. Serve una grande azione collettiva, che si sforzi si equilibrare opportunità e diseconomie.

Per promuoverla, Salvatore Veca e la Fondazione Feltrinelli redigeranno, sulla base delle esperienze e delle proposte fatte da 500 esperti riuniti nei suddetti tavoli di lavoro, una «Carta di Milano» che verrà presentata il 4 giugno all’interno del Padiglione Italia di Expo 2015 a 132 ministri dell’agricoltura di tutto il mondo. Dopo l’appoggio dei governi, si cercherà di farla sottoscrivere a tutti i visitatori (oltre 20 milioni attesi) per farli diventare insieme attuatori e ambasciatori della carta. Il 16 ottobre tale strumento di lavoro (scritto in inglese e composto da non più di due paginette semplici e chiarissime, con i diritti e i doveri di ciascuno di noi in tema di nutrizione) sarà messa nelle mani del segretario generale dell’ONU Ban Ki Moon.

Noi del Padiglione Italia abbiamo preso sul serio l’impegno e stiamo immaginando una diffusione capillare della Carta, a partire dal lavoro che stiamo facendo con le scuole di tutta la nazione. Saranno oltre 730 le scuole di ogni ordine e grado che verranno a far lezione ai visitatori del Padiglione spiegando come si devono comportare per ridurre la dispersione di risorse. Saranno i ragazzi a mostrarci la strada. Non è strano, perché il tema dell’Italia all’Expo è quello del vivaio!

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