In luglio a Torino la scuola delle "start up"

Aspiranti imprenditori: venti giorni al Centro Fiere Lingotto, giovani italiani a confronto con i leader dell'innovazione

In luglio a Torino la scuola delle "start up"

Torino è la terza città italiana per numero di start-up innovative, lo dicono i dati della Camera di Commercio. Ecco uno dei motivi che hanno spinto il Politecnico e l’Assessorato comunale delle Politiche Educative a volere in città, dal 10 al 29 luglio, la European innovation academy (Eia), una scuola di formazione internazionale per la progettazione di start-up. Giunta alla sua sesta edizione, l’organizzazione è promossa da aziende del calibro di Google e dalle più prestigiose università americane e mondiali, da Stanford a Berkeley. Grazie alla collaborazione con l’Università degli Studi di Torino, la Camera di Commercio e l’Unione Industriale, per venti giorni gli spazi del Lingotto Fiere saranno occupati da oltre 400 studenti, relatori ed esperti, provenienti da oltre sessanta Paesi, ma soprattutto dalla Silicon Valley.

Il progetto ha come scopo di consentire a giovani imprenditori in erba di mettere alla prova le proprie idee, sviluppando prodotti appetibili per il mercato. «Il nostro territorio ha bisogno di talenti – ha spiega il rettore del Politecnico, Marco Gilli – e con questa esperienza avremo l’occasione di attrarne di nuovi, facendo crescere la cultura imprenditoriale della nostra città».

Durante le tre settimane European innovation academy, i partecipanti (in particolare studenti di ingegneria, design, marketing, economia) dovranno lavorare in un team internazionale e interdisciplinare, con il quale seguire le relazioni di ospiti di rilievo, la mattina, e lavorare alla realizzazione della propria start-up, nel pomeriggio, seguendo i consigli di mentori provenienti dalla Silicon Valley. Francesca Lananuzzi, ad esempio, una studentessa lucana prossima alla laurea in Ingegneria gestionale al Politecnico di Torino, ha partecipato alla passata edizione di Eia e ha creato un’applicazione in grado di tutelare i passeggeri dai possibili disagi incontrati nei viaggi. «Grazie alla borsa di studio concessa dal Politecnico –racconta – ho avuto la possibilità di lavorare in un team internazionale e multidisciplinare, mettendo finalmente in pratica tutto ciò che ho imparato sui libri, confrontandomi con compagni e tutor disponibili ed estremamente preparati». L’obiettivo proposto per l’edizione torinese del progetto dal presidente di Eia, Alar Kolk, è di lanciare sul mercato cinquanta nuove start-up nel tempo record di venti giorni. «Ma sarà solo l’inizio – ha concluso – perché rimarremo nell’area torinese per i prossimi cinque anni».

Lavoro

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