Cristiani in Pakistan. A Vallo la testimonianza di padre Tahir Aziz

Il sacerdote pakistano padre Tahir Aziz presso il  Centro Maria Orsola di Vallo il 9 settembre è stato ospite ad un incontro organizzato dalle parrocchie di Vallo e Varisella. 

Ha presto parte alla serata Daniela Bignone, per 23 anni al lavoro in Pakistan e autrice di un recente libro sulla sua esperienza. Padre Tahir Aziz, 43 anni, è un sacerdote pakistano ordinato prete nel 2001. Vive e opera nella Repubblica Islamica del Pakistan, un Paese in tumultuosa espansione che possiede la settima forza armata del mondo, dove i cristiani sono il 2%. Un Paese in cui vige la severa legge della «sharia». Don Tahir da anni conosce le parrocchie di Vallo e Varisella, con cui è gemellata la sua comunità. Fu ospite nel 2003 e da allora è rimasto sempre in contatto con le due comunità.  

«Sono contento di essere qui – ha detto sabato 3 settembre durante la Messa delle 18 a Varisella - Sono venuto in Italia e a quel punto era ‘scritto’ che venissi a trovare i fratelli e amici che conosco da anni e che aiutano la mia comunità. Khushpur, il mio villaggio, ha 5 mila  abitanti, quasi tutti cristiani, a differenza che in tutto il Paese, ma dobbiamo professare con discrezione la nostra fede, perché il terrorismo fondamentalista è molto diffuso e organizzato. A pagare sono soprattutto i bambini, anche musulmani. I terroristi li uccidono per il solo fatto che vanno a scuola, non vuole che si affranchino da ignoranza e povertà. I vostri aiuti contribuiscono a mantenere la nostra scuola, riconosciuta dallo Stato ma non finanziata, la chiesa e il centro intitolato a Maria Orsola».