Montagna: a proposito di bandi smart e green

Tra gli assi di Industria 4.0 non può mancare la problematica dei territori alpini e appenninici. L'impegno dell'Uncem per il Piemonte

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Montagna: a proposito di bandi smart e green

AAA la montagna cerca investimenti, nuove idee e nuovi progetti. In due bandi, le Unioni montane del Piemonte, 56 in tutto di cui 15 in Provincia di Torino, lanciano l'invito a imprese e studenti. Alle prime, l'Unione dei Comuni e degli Enti montani chiede di veicolare sperimentazione di opportunità sui territori alpini e appenninici nei campi della green economy e delle telecomunicazioni. Agli universitari neolaureati con tesi dedicate alle Terre Alte, sempre Uncem ha chiesto di condividere i loro progetti conclusivi dei corsi di laurea e premierà i migliori lavori.

Due bandi (pubblicati sul sito www.uncem.piemonte.it), stesso obiettivo. Su due pilastri: smart, che significa intelligente, interconnesso, innovativo. Green come economia verde, centrale nel Paese e anche per la montagna, naturale bacino di risorse naturali da utilizzare e valorizzare. Due assi centrali dell'"Industria 4.0", quarta rivoluzione industriale che concentra sforzi e risorse sull'innovazione e sulla risorsa applicata. Per la montagna, significa restituire dignità, posti di lavoro e ricchezza espropriati dalle aree montane con la seconda e la terza rivoluzione industriale. Quelle dello spopolamento, e dell'abbandono. Di uomini, processi e idee. Uncem sostiene così la necessità di start up, di nuove tecnologie, di strumenti che riducano distanze fisiche e migliorino la vivibilità dei territori, compatibili con territorio, ambiente, paesaggio. Condivisi da Amministrazioni pubbliche e comunità. Il bando lanciato da Uncem si rivolge a imprese della bioedilizia, della robotica, dell'Ict e delle telecomunicazioni, della green economy, del riuso e dell'economia circolare. Oltre alle aziende che già lavorano e studiano nuove modalità di erogazione dei tradizionali servizi alla persona e alle comunità: trasporti, scuola, sanità, assi della Strategia nazionale Aree interne. E ancora, co-working e fablab, spazi per i makers, smart grid e digitalizzazione.

Una ricerca del tutto innovativa quella lanciata da Uncem. In una fase di carenza di risorse per investimenti, da parte degli Enti locali, nuove imprese possono generare opportunità di sviluppo socio-economico. Strade sulle quali la montagna non può arrivare in ritardo. A partire da mobilità elettrica e sistemi informativi integrati per gli enti locali montani. Ai pilastri tradizionali quali agricoltura e turismo, si uniscono le opportunità della green economy e dell'innovazione, come sancito anche dal Collegato ambientale dalla legge di stabilità 2016. La ricerca di imprese che vogliano portare nuovi servizi e opportunità nei Comuni montani va in questa direzione. Ridurre il gap strutturale, che si consolida. Spingere i territori e gli Enti a incontrare la ricerca applicata, nuovi processi e nuovi strumenti. Nuove idee che trasformano le aree montane, puntando su smart e green communities. Evitando che politica e istituzioni, regionali e nazionali, si concentrino solo sulle smart cities, veicolando su queste fondi europei e nazionali.

Le idee e le proposte innovative per la montagna possono nascere anche in Università. Negli ultimi dieci anni si sono moltiplicate le tesi di laurea dedicate alle Terre Alte. Il premio Uncem si rivolge a studenti residenti in Piemonte o che abbiano frequentato corsi presso uno degli Atenei con sede in regione. Gli studenti devono aver discusso la tesi di laurea a conclusione del corso di studi triennale, specialistico o magistrale nel periodo compreso tra il 1° aprile 2016 e il 15 aprile 2017. È finalizzato a premiare l'attività di studio svoltasi per l'elaborazione della tesi e a incoraggiare l'interesse per la ricerca e l'approfondimento dei neo-laureati sui temi relativi allo sviluppo delle aree montane. "Siamo convinti che dalle idee e dalle proposte di giovani studenti che hanno concluso il loro percorso di studi, possano nascere nuovi assi di sviluppo e rigenerazione dei territori alpini, delle aree interne - evidenzia Lido Riba, presidente Uncem Piemonte - Negli ultimi anni è cresciuto un proficuo rapporto con molti Dipartimenti di Università piemontesi, come è in continua crescita il numero di studenti che dedicano parte del loro impegno e la tesi di laurea a tematiche relative alla montagna. Non possiamo che confermare la necessità, anche grazie al premio, di far conoscere questi lavori sui territori, tra i nostri Enti locali, tra le comunità che vivono nelle Terre Alte".

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