Indifferenza, un cammino oltre

In terra siciliana tra speranze e contraddizioni

Parole chiave: cammino (16), spiritualità (14), incontri (5), dialogo (74)
Indifferenza, un cammino oltre

 

Son dodici giorni che cammino con Riccardo Carnovalini lungo le coste della Sicilia.

Ho voglia di conoscerle al ritmo dei miei passi, lenti e curiosi.

Nella tappa odierna siam partiti da Avola, la città del Nero vino e delle mandorle Pizzute. Venti chilometri di dune e di spiagge, dieci nella silenziosa riserva di Vendicari, prima di arrivare a vedere, discreto e in disparte, un uomo di pietra. La testa reclinata, ci dava le spalle. Ci siamo avvicinati. Lo sguardo triste, abbassato a terra, le braccia chiuse in un abbraccio che non stringe nulla, quasi un tenersi per sentirsi meno solo; un monumento essenziale, ma ricco nel suo messaggio. Una lapide. Diciassette nomi, anzi quindici più due anonimi. È l'elenco dei profughi che nell'ottobre del 2007 furono vittime del mare in tempesta e dell'indifferenza dell'uomo che ha molto, e che ha troppa paura di perdere ciò che ha.

I morti di Contrada Cittadella sono un pugno nello stomaco per la nostra società che ancora oggi spreca cibo e libertà e, talvolta, abdica dalla propria capacità critica. Una tragedia consumata in una baia situata al limitare delle spiagge in cui viene tutelata la schiusa delle uova delle tartarughe Caretta Caretta e poco distante da Marzamemi, uno dei borghi marinari più belli d'Italia, dicono le pubblicità turistiche.

Ma i diciassette uomini, il più anziano aveva trentasette anni, il più giovane appena diciotto, non stavano viaggiando verso la Sicilia per fare turismo. Scappavano da una terra per loro matrigna, da una situazione politica e sociale intollerabile, alla ricerca di un lavoro e di un futuro.

I passi lenti e curiosi ci hanno fatto scoprire un monumento non segnalato sulle guide, non evidenziato nelle mappe turistiche. I pullman non fanno soste in contrada Cittadella, usciti dalla riserva di Vendicari si spostano rapidamente verso Pachino, ad assaggiare pomodorini, o alla volta di Capo Passero e del promontorio che fronteggia Isola delle Correnti, la punta più meridionale d'Italia, ancora più a sud di Algeri e di Tunisi. Più a sud del nord dell'Africa, l'Africa da cui i vari Mohamed, Hamed e Ali fuggivano alla ricerca di un altro mondo possibile.

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