Da individui spaventati a persone coraggiose

La legge sulla legittima difesa, la droga leggera legalizzata, i confini tra vita e morte, in una parola la cultura della forza e dell'ego, come arginarli dentro e fuori di noi

Parole chiave: individui (1), persone (13), comunità (43), vita (45), difesa (3), violenza (26), male (3), bene (12)
Da individui spaventati a persone coraggiose

Si è per la vita sempre senza distinzioni, senza attenuanti, con la consapevolezza che essa sia l'unico valore imprescindibile da tutto, il senso stesso della realtà. Dignità, giustizia, pace, irrepitibilità e unicità di ogni uomo, che è immagine e figlio di Dio, per un cristiano e non solo per lui, sono le coordinate di una prospettiva unica.

Tutto cambia e muta, la scienza avanza, aiuta ma a volte spaventa. Ma è dentro la storia e le pieghe della civiltà umana che si cresce oppure ci si autodistrugge.
Il nichilismo esiste da sempre ma, nel mondo attuale, nella società stanca, occidentale o orientale, religiosamente ispirata o laicamente condotta, sembra prevalere.

Dalla fine delle ideologie teleologiche o delle narrazioni di liberazione si consolida nel secolo una dimensione di individualismo sfrenato che permea le nostre vite.

Qualcuno pensa o dice, "sono contro l'aborto ma voto per la pena di morte, condanno la guerra ma mi preparo ad una difesa strenua (pochi ponti, solo muri), mi difendo solo e soltanto con le armi. Vivo nel benessere anche perchè milioni di miei fratelli sono nell'indigenza. Alzo cancellate perchè non si veda la povertà, lo scarto, la malattia, la fragilità. Sono un treno in corsa senza metà ne bussola.

Posso tutto e comando la mia vita a dispetto di ogni relazione, oppure la utilizzo come strumento di soddisfacimento di un piacere solitario ed escludente. Sono queste prassi di vita? Si! e coinvolgono milioni di persone, ci coinvolgono, mi coinvolgono.

Non esistono limiti, tutto è sperimentabile, le relazioni si affievoliscono e virtualmente e banalmente crescono in una dimensione di effimera conoscenza ed empatia. Ricerco paradisi sintetici di fumo e di alcool, la relazione anche affettiva e sessuale diventa meccanica del godimento. Tutto questo è presente, è dentro di noi. Cosa possiamo fare, come possiamo comportarsi, come riusciamo ad essere autentici e più umani? Domanda pesante e impellente, interrogativo che possiamo allontanare ma che ritorna come un boomerang nelle nostre vite. 

Le leggi regolano, sono necessaria, definiscono un argine e danno alla comunità un senso di responsabilità e civile convivenza senza le quali l'uomo sarebbe lupo (con tutto il rispetto per gli animali). L'intelligenza e la volontà ci guidano, il cuore e la mente combattono il male che è dentro le nostre intenzioni. Ma per fare il bene bisogna educare al bene, che è vita, felicità, stato di umanità.

Ci diciamo tutto questo nelle nostre comunità, oppure ci accostiamo alla Parola e all'azione di testimonianza con un retro pensiero, diffuso e ingombrante che in fondo ci consola o abbatte nei nostri limiti, nelle fragilità dell'esistenza, nel peccato dell'azione contro. Ma non possiamo cedere e vivere senza dimenticare il senso dell'impegno, della carità, del non uccidere, del non ferire, ma dell'amare.

In questo contesto, spesso di disagio, viviamo, tutti.  C'è dunque una strisciante deriva populista che avanza, un pensiero individuale che ci dice "l'importante è che non capiti a me" come canta la giovane cantautrice italiana Levante. La cronaca e il dibattito su alcuni temi caldi di queste settimane lo descrivono in modo chiaro. Il lato oscuro della "gestione", bruttissima parola, dell'epocale emergenza profughi, con le accuse alle Ong e le zone grigie di un fenomeno che può diventare anche tratta di esseri umani è solo il primo esempio. 

Un secondo è la legge in Parlamento votata dalla Camera e ora in attesa dell'esame del Senato sulla legittima difesa. Una proposta che, nella sua accezione più profonda e culturale, ci conferma che si affievolisce la fiducia nello Stato di diritto, nella giustizia che commina pena e definisce i contorni di una umanità che dopo millenni dovrebbe abbonare le armi come strumento di contesa e scontro.

Di notte o di giorno non cambia nulla. La legittima difesa esiste e può e deve essere praticata con modalità che sono quelle non dell'offesa ma della persuasione e della deterrenza. Fa paura pensare a troppi tanti cittadini, come accade nei civilissimi Stati Uniti d'America, con pistole e fucili a portata di mano, nel comodino di casa, o sotto la credenza dello studiolo. Pronte all'uso in caso di aggressione o rapina.

La legge del Far West dovrebbe essere superata dal passaggio di una civiltà che ha deciso che ci sono leggi, istituzioni, forze di polizia e di vigilanza che debbono intervenire a tutela e difesa di tutti, contro tutti coloro che alzano le mani o peggio spara contro altre persone, innocenti e sempre vittime di situazioni assurde e vigliacche.

Coloro che sono chiamati a fare le leggi hanno una responsabilità davvero grande. Non mai stato semplice, meno che mai oggi definire i contorni della libertà e tutelare l'obiezione di coscienza, nella società plurale e complessa. Di tutto questo dovrebbe tenere conto la comunità nel suo complesso, la società nella sua espressione massima e armonica. Così come noi che di questo tempo siamo i figli della storia non possiamo essere spettatori assenti ma protagonisti coraggiosi.

Tutti i diritti riservati

Attualità

archivio notizie

16/02/2018

La biblioteca personale di Carlo Donat-Cattin

La riunificazione di migliaia di volumi per continuare a studiare, vita, pensiero e azione politica del leader democratico cristiano in vista del centenario della nascita

16/02/2018

Meditazione sul Crocifisso

La riflessione dello psichiatra e psicoterapeuta per il Venerdì Santo 2016. Perchè interrogarsi fino in fondo

16/02/2018

Chiesa e mass media, un'alleanza necessaria

Parte il Master di Giornalismo voluto da mons. Nosiglia per operatori pastorali e della comunicazione 

16/02/2018

Milioni di volti

Negli sguardi dei più disperati e poveri l'amore di Gesù Cristo