Un nobel con coda polemica

IL CITTADINO ILLUSTRE  (Argentina, 2016)

Regia: Gastón Duprat, Mariano Cohn

Con Oscar Martinez, Andrea Frigerio, Belen Chavanne.

Parole chiave: recensioni (9), valperga (15), film (67)
Un nobel con coda polemica

Il film argentino “Il cittadino illustre”, diretto da Gastón Duprat e Mariano Cohn e magistralmente interpretato da Oscar Martinez, è una commedia drammatica, al contempo una satira sferzante, giocata sul filo del ridicolo e delle situazioni grottesche senza alcuna indulgenza.

Daniel Mantovani è uno scrittore di successo tanto apprezzato da meritare il Premio Nobel per la Letteratura che ovviamente accetta, seppure con qualche malinconia e una venuzza di polemica, perché in qualche modo il prestigioso riconoscimento, anche una bella somma, secondo lui lo trasforma in un pezzo da museo. Infatti perde l’ispirazione, non scrive più, ma non la notorietà: riceve tanti inviti e a pochissimi si concede. Vive a Barcellona, da più di un quarto di secolo ha abbandonato l’Argentina, lasciando una società che ha disprezzato fin da ragazzo, un modo di vivere che ormai gli è totalmente estraneo.

Tuttavia un giorno riceve una lettera da Salas, il luogo dove è nato, un invito al cittadino illustre difficile da rifiutare per ragioni sentimentali e irrazionali. Così Mantovani torna a Salas e viene accolto con grandi onori; il sindaco, i maggiorenti del paese, molti altri fanno a gara nell’adularlo, nel compiacerlo perché la sua notorietà, la sua aura da premio Nobel possono tornare utili, fare comodo, per qualcuno essere l’ancora di salvezza da una vita piatta e opprimente. Mantovani lo sa bene e non si presta al gioco, non ricambia la compiacenza, non avalla presunzioni e falsità e dagli onori si passa all’insulto, al disprezzo, alla violenza. Al premio Nobel non resta che fuggire e tornare a scrivere.

Un film di grande interesse che affronta parecchi temi non facili, dall’importanza dirompente del divario culturale, al ritratto realistico di una realtà sociale maschilista e ipocrita, alle considerazioni spietate sulle delusioni, le frustrazioni, le speranze e i desideri di dare una svolta alla vita e pure la presunzione di chi si sente diverso e, forse, superiore a tutti. Un film per riflettere.

                                                                                                             

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