Quanta è bella giovinezza?

YOUTH. LA GIOVINEZZA    (Italia, 2015) 

Regia: Paolo Sorrentino

con Michael Caine, Harvey Keitel, Jane Fonda.

Parole chiave: sorrentino (1), cannes (1), film (67), critica (16)
Quanta è bella giovinezza?

“A teatro come al cinema – ha affermato Michael Caine, sir Michael Caine per la precisione, durante un'intervista – ci sono ruoli per ogni età. E recitare fa bene alla salute. Ti diverti, non stai lì ad aspettare la pensione, eserciti la memoria, fai movimento”.

Che sia vero non c'è dubbio e lui (82 anni), assieme a Jane Fonda (77 anni) e Harvey Keitel (76 anni), lo dimostra alla grande in “Youth. La giovinezza” di Paolo Sorrentino, commedia allegorica sull'amicizia, la vita, l'inevitabile accettazione della consapevolezza che il momento di passare la soglia si avvicina sempre più, giorno dopo giorno.

Un film importante, con una regia da manuale, destinato certamente al successo perché il tema della vecchiaia è di sicura attualità nel mondo occidentale, ma, soprattutto, perché schiera un cast di ottimi attori che comprende, oltre alle tre star d'epoca, anche Rachel Weisz, Paul Dano, Madalina Ghenea, Paloma Faith e un buon gruppo di ottimi comprimari, alcuni in ruoli emblematici, come il personaggio di un super corpulento Maradona, notevole nella sequenza in cui, solo e forse spensierato, palleggia con una pallina da tennis.

Il film, girato quasi interamente nello Schatzalp Hotel di Davos – altre riprese sono state fatte a Venezia, Roma e Londra – ha come protagonisti due anziani amici da sempre, il musicista direttore d'orchestra di fama mondiale Fred Ballinger (sir Michael Caine) e Mick Boyle (Harvey Keitel), regista con una grande carriera alle spalle, che si godono una vacanza rigenerativa nell'albergo centro benessere, tra cure, analisi, fanghi, piscina, escursioni e tutto il lusso che possono permettersi, loro e gli altri ricchi clienti, assistiti premurosamente da medici e infermieri.

Ballinger vuole fare solo il pensionato, vivere sereno alla giornata, Boyle invece lavora al suo ultimo film, coltiva la speranza illusoria che sia il suo indimenticabile testamento, tuttavia la realtà, la vita che procede attorno a loro imporrà la sua inesorabile volontà.

Un vipfilm, intimistico e venato di malinconia, temperata da ironia e umorismo, forse un invito a saper invecchiare con serenità. Un film da vedere e su cui riflettere, anche se non è stato premiato a Cannes.

                                                                                                          

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