Il nuovo omaggio a Antoine de Saint Exupéry

IL PICCOLO PRINCIPE                                                    (USA, 2015)

Regia: Mark Osborne

Animazione

Parole chiave: piccolo principi (1), recensione (32), film (67), valperga (15)
Il nuovo omaggio a Antoine de Saint Exupéry

C'è chi ha detto che “Il piccolo principe” è uno dei libri più belli che siano stati scritti, da noi la stessa cosa si dice per “Pinocchio” e ci fermiamo qui con gli esempi, altrimenti l'elenco diventerebbe troppo lungo e magari persino con “Heidi” e “Pippi calzelunghe” o addirittura Peter Pan.

Comunque sia, sono libri bellissimi e soprattutto non sono soltanto libri per bambini, ma per ogni età in quanto rivelano significati diversi e importanti a seconda dei diversi approcci e delle chiavi di lettura applicabili. In particolare “Il piccolo principe” - scritto da Antoine de Saint Exupéry nel 1942 e tradotto in più di 250 lingue: un successo planetario, un racconto delicato e poetico, una storia toccante e fantastica che esalta il valore dei sentimenti – ha avuto molte versioni cinematografiche e televisive dal 1966, quasi tutte fedeli all'originale. Indimenticabile la versione di Stanley Donen del 1974, con Gene Wilder, che ebbe due nomination all'Oscar.

Ora sui nostri schermi è arrivato “Il piccolo principe” diretto da Mark Osborne, un notevole film di animazione, una parecchio libera interpretazione del racconto di Saint Exupéry, una produzione internazionale di gran livello che, per l'Italia, si avvale delle voci di Paola Cortellesi, Micaela Ramazzotti, Toni Servillo, Alessandro Gassmann, Stefano Accorsi, Alessandro Siani, Pif, Giuseppe Battiston.

“La mia fidanzata, ora mia moglie – ha affermato Osborne – mi regalò una copia del libro incoraggiandomi a seguire i miei sogni. Anche se lontani, eravamo comunque insieme. Il piccolo principe ha dunque segnato la mia vita e ora quella copia appartiene ai miei figli”. Protagonista del film di Osborne è una bambina di nove anni che, assieme alla madre supermanager e pianificatrice di ogni cosa, si trasferisce in una esclusiva cittadina residenziale con case tutte uguali, ordinate, grigioline e modernissime, cubi senza personalità. 

A parte una, vetusta e un pochino cadente, con un boschetto incolto e abitata da un vecchio pilota che ha un aereo come quello di Saint Exupéry – che era un pilota nella Seconda Guerra Mondiale, misteriosamente scomparso – e che racconta alla bambina la misteriosa e affascinante storia del piccolo principe e di tutti gli emblematici personaggi che lo circondano. Sogno dopo sogno, la bambina vive la sua straordinaria avventura assieme al piccolo principe, eterno bambino. Gradevole e ben fatto, è un film da vedere, tuttavia da non paragonare al libro.

                                                                                                       

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