Famiglia al centro della ripresa pastorale nella chiesa universale

Dall'incontro mondiale delle famiglie a Philadelphia di fine settembre al Sinodo di ottobre alla Chiesa italiana che celebra il suo Convegno decennale a Firenze

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Famiglia al centro della ripresa pastorale nella chiesa universale

«Abbiamo una grande necessità di far vedere la bellezza della famiglia che è in Italia. La nostra forza è rimanere ancorati alla realtà con la consapevolezza che la realtà è superiore all’idea: la realtà è la famiglia». Ne è convinto mons. Nunzio Galatino, segretario della Conferenza episcopale italiana.

La famiglia ancora e sempre al centro della Chiesa. La famiglia è all’origine del viaggio di Papa Francesco negli Stati Uniti; della famiglia si occuperà il Sinodo dei vescovi; la famiglia è al centro delle preoccupazioni della Chiesa italiana, che si prepara al Sinodo e all’importantissimo convegno decennale a Firenze. «In pochi mesi Francesco gioca le partite fondamentali del suo pontificato» prevede lo storico Alberto Melloni: Sud America (Ecuador, Bolivia e Paraguay, 9-13 luglio); Cuba e Stati Uniti (19-28 settembre); Sinodo sulla famiglia (4-25 ottobre); in Africa (Uganda e Repubblica Centrafricana, 27-29 novembre). Poi la Chiesa spalancherà le porte al «Giubileo della misericordia» dall’8 dicembre, nel 50° della chiusura del Concilio Vaticano II (1962-1965): la misericordia è il cuore del papato bergogliano.

INCONTRO MONDIALE DELLE FAMIGLIE A PHILADELPHIA - «L’amore è la nostra missione. La famiglia pienamente viva» è il tema dell’VIII incontro mondiale delle famiglie a Filadelfia, negli Stati Uniti il 22-27 settembre, evento che il Papa concluderà. Annuncia l’arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia: «Presenteremo alcune ricerche scientifiche che mostrano come le famiglie siano la risorsa più importante della società, anche se non se ne parla, anche se vengono “bastonate” o dimenticate». L’incontro, con 15 mila delegati da tutto il mondo, «sarà un’occasione per riaffermare l’importanza della famiglia»

UN MILIONE DI COPIE DEL VANGELO DI LUCA - Saranno rappresentate più di 100 Nazioni. Il Papa consegnerà a 5 città dei 5 continenti - L’Avana (America), Marsiglia (Europa), Hanoi (Asia), Sydney (Australia), Kinshasa (Africa) - 200 mila copie per ognuna del Vangelo di Luca firmato dal Pontefice. Le copie da Filadelfia raggiungeranno le famiglie delle periferie di queste grandi città, perché il Vangelo della famiglia diventi il libro delle famiglie. A Filadelfia si pensa di «accogliere oltre un milione di persone, forse un milione e mezzo, che andranno ad aggiungersi alla popolazione locale» dice mons. Charles Joseph Chaput, cappuccino e arcivescovo di Philadelphia: figlio di un canadese di origini francesi discendente da san Luigi IX di Francia, e di una nativa americana, è arcivescovo dal 2011 della seconda diocesi statunitense eretta nel 1808 da Pio VII.

INIZIATIVA NATA DA GIOVANNI PAOLO II - L’iniziativa degli incontri mondiali delle famiglie sgorgò dal grande cuore di Giovanni Paolo II: per l’Anno internazionale della famiglia indetto dall’Onu nel 1994 convocò il primo raduno a Roma. I successivi, sempre con la presenza papale, sono: Rio de’ Janeiro (4-5 ottobre 1997); Roma nel 2000 l’incontro si conclude con il Giubileo delle famiglie (11-15 ottobre 2000); Manila (25-26 gennaio 2003); Valencia con Benedetto XVI (1-9 luglio 2006); Città del Messico (13-18 gennaio 2009), Milano (30 maggio-3 giugno 2012.

APPUNTAMENTO DI PREGHIERA PER IL SINODO – La Cei organizza per il pomeriggio del 3 ottobre il grande appuntamento di preghiera in piazza San Pietro con il Papa, alla vigilia del Sinodo che il 4-25 ottobre 2015 affronterà il tema «La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo». Don Paolo Gentili, direttore dell'Ufficio Pastorale della famiglia, osserva: «Le preoccupazioni maggiori in Italia sono il crollo dei matrimoni, i bassissimi tassi di natalità, la difficoltà di spiegare ai giovani la bellezza del “per sempre”. La vera era glaciale sarebbe un futuro senza famiglia». I quattro vescovi italiani al Sinodo sono gli stessi che hanno partecipato a quello straordinario nel 2014: i cardinali Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova; Angelo Scola, arcivescovo di Milano; i vescovi Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara; Enrico Solmi, vescovo di Parma e presidente (emerito) della Commissione Cei per la vita e la famiglia. Sostituti: Gennaro Pascarella (Pozzuoli) e Luciano Monari (Brescia). Confermati anche presidenti delegati del Sinodo: cardinali André Vingt-trois (Parigi, Francia); Luis Antonio G. Tagle (Manila, Filippine); Raymundo Damasceno Assis (Aparecida, Brasile); Wilfrid Fox Napier (Durban, Sud Africa). Relatore generale cardinale Péter Erdö (Esztergom-Budapest, Ungheria). Segretario speciale Bruno Forte (Chieti, Italia).   

I SANTI GENITORI DI SANTA TERESINA- Il papà e la mamma di santa Teresa del Bambino Gesù saranno proclamati santi durante il Sinodo, domenica 18 ottobre, Giornata Missionaria mondiale e santa Teresina è patrona delle missioni. Louis Martin (1823-1894) e Marie-Azélie Guérin (1831-1877) si incontrarono nell’aprile 1858 lungo un ponte ad Alençon, nella Bassa Normandia, e si sposarono. Hanno 9 figli, 4 dei quali muoiono in tenera età. Le 5 figlie dedicano la vita a Dio e alla Chiesa come religiose. Louis è orologiaio e gioielliere, Zélie piccola imprenditrice di un laboratorio di ricamo e merletti. La loro vita è semplice. Lavorare e stare insieme con gioia: Messa e Comunione quotidiana, preghiera in famiglia, confessione, adorazioni notturne. Lui dice: «Messer Dio è il primo a esser servito». In viaggio di lavoro, scrive alla moglie: «Il tempo mi sembra lungo e non vedo l’ora di essere vicino a te». Si definisce «marito e vero amico» di Zélie che dice: «Mio marito è un sant’uomo. Ne auguro uno simile a tutte le donne. Io sono sempre felicissima con lui: mi rende la vita molto serena, è per me un consolatore e un sostegno». Educano i figli a condividere con i poveri che invitano a casa, pranzano con loro e regalano loro vestiti e scarpe. Teresa si definisce «figlia di santi. Il Signore mi ha dato due genitori più degni del cielo che della terra. Non avevo che da guardare mio papà per sapere come pregano i santi». Ricorda di aver imparato la spiritualità della «piccola via» sulle ginocchia della mamma. È canonizzata da Pio XI nel 1925 e Giovanni Paolo II nel 1997 la proclama dottore della Chiesa.                                                                                                                               

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