Volontariato e Terzo settore la collaborazione necessaria
Incontro al Salone del Libro sulla riforma delle realtà sociali di sostegno alle persone e alle comunità
Si è conclusa l’edizione 2015 del Salone Internazionale del Libro di Torino, ma non il dibattito sulla Riforma del Terzo Settore, intorno a cui si sono confrontati il senatore Stefano Lepri, relatore del DDL di riforma al Senato, il Vice Sindaco di Torino, Elide Tisi, la Consigliera delegata al Welfare della Città Metropolitana di Torino, Lucia Centillo, il Presidente di CSVnet, Stefano Tabò, e Silvio Magliano, Presidente del Centro Servizi Vol.To.
Oltre sessanta rappresentanti delle Associazioni di Volontariato del territorio hanno avuto la possibilità di porre domande e far sentire la propria voce. Tante le questioni che rimangono aperte: “Le proposte per la riforma del Terzo Settore e la posizione del Volontariato sono ancora lontane, ma noi vogliamo essere propositivi”, commenta Magliano. Divergenze che riguardano soprattutto la ripartizione delle, poche!, risorse a disposizione: se il Governo Renzi valuta la possibilità di allargare la spartizione della torta anche ad altre componenti del Terzo Settore, per esempio alle Associazioni di Promozione Sociale, i Volontari premono affinché rimangano alle piccole e medie Associazioni, spesso i terminali più prossimi ai bisogni e ai drammi dei quartieri, delle periferie. Divergenze anche sul concetto di impresa sociale, sul ruolo del Centri di Servizio per il Volontariato su cui Tabò chiede di “far prevalere la logica dell’inclusività e della collaborazione fra di loro, rispetto all’ipotesi di una competizione”. Divergenze che si assottigliano e diventano convergenze a proposito della necessità di stabilizzare il 5x1000, ridefinire il servizio civile e realizzare il codice del Terzo Settore.
L’iter della Riforma prevede ora la discussione in Commissione Affari Costituzionali del Senato che dovrebbe approvarne il testo, modificato rispetto a quello licenziato dalla Camera, entro metà giugno; seguirà il voto al Senato, quindi il testo tornerà alla Camera che dovrebbe votarlo, se non già prima della pausa estiva, alla ripresa delle attività parlamentari. Nel frattempo il dibattito continua perché “Qualunque sia l’esito di questa riforma – sottolinea Magliano - stiamo cambiando radicalmente il volto di quella che è stata da sempre una delle forze propulsive della nostra società, i Volontari e quel Volontariato che, finora, grazie alla libertà e all’indipendenza, è stato uno delle meraviglie d’Italia, celebrate in questa edizione del Salone del Libro”.
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