Torino: detenuti e studenti insieme recitano in carcere

Il regista Claudio Montagna con detenuti e studenti per quattro serate dal 25 novembre porta in scena «Ognuno ha la sua legge uguale per tutti».

Parole chiave: Carcere (21), legge (39), giustizia (15), teatro (14)
Torino: detenuti e studenti insieme recitano in carcere

Il teatro come «ponte» tra il carcere e la società. Il teatro come percorso di riflessione che aiuta i detenuti e li porta a dialogare con la società «al di fuori». È lo spirito con cui da 21 anni il regista Claudio Montagna lavora con i detenuti.

 È lo spirito con cui il 25, 26, 27, 28 novembre con la Compagnia Teatro e Società presso il teatro della Casa Circondariale di Torino, il regista porta in scena «Ognuno ha la sua legge uguale per tutti».

Si tratta di 4 serate , in cui un gruppo di detenuti del Padiglione A e un gruppo di studenti universitari della Facoltà di Giurisprudenza e degli Istituti di scuola Media Superiore di Torino porteranno al centro della scena le ragioni di chi condanna, quelle di chi assolve mettendole a confronto con le leggi dello Stato e con il punto di vista del pubblico. Mentre un gruppo improvviserà brevi storie di illeciti, l’altro gruppo, senza averle conosciute prima e diviso in due fazioni contrapposte, dovrà condannare o assolvere. Saranno proposti casi reali, tratti dalla vita quotidiana inerenti le cosiddette furberie o le situazioni che offrono giustificazioni “umane” ma anche occasioni di trasgressione dalle norme che, secondo la legge, prevedono la detenzione. A un esperto di diritto a conclusione delle rappresentazioni il compito di chiarire di volta in volta ciò che la Legge dispone, fornendo uno strumento in più per comprendere la forza della norma giuridica e il suo- a volte complesso- rapporto con i valori e il sentire comune.

«È diffusa – spiega Claudio Montagna – una propensione proprio da parte dei più giovani a giudicare pesantemente i comportamenti devianti. Ma chi giudica poi sa accettare fino in fondo le regole? Su questo interrogativo e per approfondire il significato di alcune risposte al questionario, abbiamo costruito il confronto. L’obiettivo è quello di far emergere e cogliere dal vivo, com’è nostra consuetudine, abiti mentali e atteggiamenti che spesso destano stupore non per fornire risposte ma per stimolare piuttosto una conoscenza critica e la maturazione del senso civico».

Ulteriori approfondimenti su: www.teatrosocieta.it

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