Torino, anziani e disabili alla Porta Santa

Il Sea (servizio emergenza anziani) offre un servizio personalizzato per accompagnare anziani e disabili all'esperienza del pellegrinaggio giubilare alla Porta Santa del Cottolengo, e vivere una giornata della misericordia

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Torino, anziani e disabili alla Porta Santa

Silenzio, pianto, gioia. Sono i momenti intensi che hanno caratterizzato i primi pellegrinaggi di anziani accompagnati dai volontari del Sea (Servizio emergenza anziani) alla Porta Santa del Cottolengo per vivere «il proprio» Giubileo, che su volere del Papa viene vissuto intensamente nelle singole diocesi per consentire a chiunque di incontrare la misericordia di Dio.

Ed ecco allora il servizio di accompagnamento «personalizzato» messo in campo dal Sea che ha preso il via lo scorso 24 febbraio. Il mercoledì, mattino e pomeriggio, e il sabato mattino sono disponibili volontari per accompagnare persone anziane, disabili, ipovedenti e nonvedenti, anche insieme ai propri familiari, all’esperienza del pellegrinaggio giubilare. Il servizio è gratuito e attivo su tutta la provincia di Torino.

«Intendiamo offrire un servizio mirato alla persona – sottolinea Maria Paola Tripoli, fondatrice e presidente del Sea – non vogliamo sostituirci alle parrocchie che già organizzano pellegrinaggi con le Unità pastorali, anche per anziani, ma desideriamo «regalare» una giornata della misericordia, in cui gli anziani possano riscoprire il volto di quel Dio misericordioso che li ha accompagnati nei tanti momenti gioiosi e difficili della propria vita».

Si tratta di persone che vivono a casa propria in solitudine, la maggior parte sono vedovi/e, malati, disabili, che non hanno più una rete familiare che si faccia carico di loro. Il Sea tutto l’anno se ne prende cura per le ordinarie commissioni, l’assistenza domestica, l’accompagnamento agli ospedali, in farmacia.

«La cura della persona in ogni suo aspetto – prosegue la Tripoli – necessita anche di momenti spirituali e di condivisione personali, oltre all’erogazione di servizi, che mostrino l’amore di Dio verso ciascuno con la propria dignità e valore».

Al Cottolengo ospiti e volontari vengono accolti dalle suore della Piccola Casa della Divina Provvidenza che presentano l’opera del santo Cottolengo, testimone di carità e misericordia, poi ognuno ha la possibilità di accostarsi alla confessione. In seguito si vive la liturgia della Parola e la celebrazione giubilare della misericordia. Segue dunque il passaggio della Porta Santa e tempo di silenzio e preghiera in chiesa.

I volontari poi accompagnano il gruppo al santuario della Consolata o alla basilica di Maria Ausiliatrice per la celebrazione della Messa. Infine il Giubileo si conclude in festa con il pranzo insieme offerto dal Sea. Ad ognuno viene consegnata l’immaginetta con la preghiera e il logo del Giubileo che gli anziani custodiscono a casa propria come momento importante.

«Sono tanti i volontari che piangono e gioiscono – racconta la presidente del Sea - non finendo più di ringraziare i volontari, per un giorno si sentono accolti come dei re. Molti poi avevano nel cuore il desiderio di vivere il Giubileo consapevoli del profondo significato che ha, di passaggio, rinnovamento della propria vita». In tanti raccontano le esperienze dei precedenti Giubilei vissuti, a cominciare da quello del 1950 indetto da papa Pio XII con al centro il perdono per risollevarsi dalle ferite lasciate dalla Seconda Guerra Mondiale. C’è infatti fra gli anziani chi andò a Roma in quell’occasione.

Per informazioni e prenotazioni del servizio rivolgersi al Sea da lunedì a venerdì dalle 15 alle 18, tel. 011.4366013 o al numero verde 800.812068, mail seanziani.torino@gmail.com

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