Nigeria: non si ferma l'eccidio dei cristiani

A Baga, in Nigeria, l'inizio del 2015 è stato segnato da una delle più grandi stragi compiute dai combattenti di Boko Haram. Oltre 2 mila persone uccise, case incendiate, macerie e rovine ovunque: il feroce piano delle milizie islamiche per cancellare i cristiani dal paese africano ed estendere il «Califfato».

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Nigeria: non si ferma l'eccidio dei cristiani

Duemila morti, uccisi dai Boko Haram. Mentre i riflettori del mondo intero erano puntati sulla strage dei terroristi islamici a Parigi, in Nigeria veniva compiuto un massacro sconvolgente.

Nelle strade della cittadina nigeriana di Baga, che si affaccia sul lago Ciad, e nei villaggi vicini, si cammina in mezzo ai cadaveri, tra corpi ammucchiati, case incendiate, macerie e rovine ovunque, civili ammazzati con coltelli o trafitti da raffiche di proiettili, bruciati nelle loro capanne. Una città spettrale, rasa al suolo, annichilita dalla furia selvaggia degli integralisti islamici di Boko Haram.  Anche il turco-mongolo Timur Lang, che noi chiamiamo Tamerlano, distruggeva le città nella sua travolgente cavalcata verso ovest riducendo a cumuli di macerie Baghdad e Damasco e lasciandosi alle spalle piramidi di teste umane, di donne, uomini, vecchi e bambini, migliaia di macabri trofei, innalzati come torri d'assedio per terrorizzare intere popolazioni.

Boko Haram e l'Isis ricordano da vicino quel condottiero che creò un impero. Sei secoli dopo la storia non cambia, la violenza riemerge in tutte le sue forme più bestiali con quella classica puzza di morte che si porta addosso. Contava 10.0000 abitanti Baga e ora si teme che le vittime siano almeno 2.000 ma forse la cifra esatta non la sapremo mai. I racconti e le testimonianze sono agghiaccianti e descrivono uno scenario apocalittico fatto di massacri e terrore che supera per ferocia e crudeltà anche quanto avviene in Siria e in Iraq.

Se venisse confermata l'entità della strage si tratterebbe dell'eccidio più sanguinoso compiuto dai Boko Haram che dal 2002 vogliono rovesciare il governo federale di Abuja ed eliminare la presenza dei cristiani in Nigeria. Creando un «Califfato» islamico nel 70% del territorio dello Stato nord-orientale di Borno, i terroristi nigeriani di Abubakar Shekau hanno voluto imitare il califfo dell'Isis, Al Baghdadi, imponendo la loro legge basata sulla crudeltà e sul rigido rispetto della Sharia.  Baga era una delle poche città del Borno non ancora conquistata dagli islamisti nigeriani anche se in passato era già stata saccheggiata più volte. Ma il terrore scatenato dai combattenti islamici di Boko Haram dilaga nuovamente in tutto il nordest della Nigeria provocando centinaia di morti e migliaia di profughi che fuggono terrorizzati dalle proprie case.

Nelle ultime due settimane nel vicino Ciad, secondo l'Alto commissariato per i rifugiati dell'Onu, sono giunti altri 8.000 profughi. Anche il Camerun, confinante con la Nigeria, è da tempo obiettivo degli attacchi di Boko Haram i cui miliziani spesso sconfinano per attaccare autobus e caserme di polizia. L'esercito nigeriano sembra impotente di fronte alle azioni militari del gruppo jihadista e la Forza multinazionale africana coordinata la scorsa estate non è ancora diventata operativa. Alcuni testimoni dello sterminio di Baga hanno riferito che i soldati di Abuja sarebbero fuggiti dalla base militare in cui prestavano servizio piuttosto di affrontare i guerriglieri islamisti. Shekau ha dichiarato che il Camerun continuerà ad essere attaccato se i militari di Yaoundè ostacoleranno gli estremisti islamici. Paul Biya, presidente del Camerun, chiede aiuto alla comunità internazionale per frenare l'escalation di attacchi nel Paese africano.

«Dal Mali alla Somalia, fino alla Repubblica Centrafricana, questi terroristi hanno la stessa agenda, ha affermato Biya, e di fronte a una minaccia globale è necessaria una risposta globale». L'orrore islamico dei Boko Haram non conosce confini e continua inarrestabile e feroce. Dopo aver utilizzato donne suicide, l'ultima arma dei terroristi nigeriani, il movimento di Shekau ha fatto ricorso ad alcune bambine kamikaze di 10-15 anni che, certamente senza sapere di andare incontro alla morte, si sono fatte saltate in aria in un mercato della città di Maiduguri (Stato di Borno) ammazzando decine di persone.

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