Afghanistan: i talebani mai così forti
A quindici anni dalla guerra, che ha causato oltre 100 mila morti, nel Paese non ci sono nè pace nè democrazia
Chi ricorda la guerra in Afghanistan? Per gli occidentali è finita, ma per gli afghani non è così. Per loro il conflitto compie quindici anni e sono convinti che dalla caduta del 2001 i talebani non sono mai stati così forti, a tal punto da controllare gran parte del territorio. Per una fitta schiera di osservatori la situazione sta tornando addirittura agli anni Novanta e i talebani rischiano di riconquistare il potere. «Se fare la pace nel mio Paese fosse una cosa facile, sarebbe successo molto tempo fa», affermò Ashraf Ghani, appena eletto alla Presidenza della Repubblica, il 21 settembre 2014.
Quindici anni dopo l'inizio della guerra, in Afghanistan non ci sono né pace, né stabilità, né democrazia, come dire che nessuno degli obiettivi prefissati dall'Occidente è stato raggiunto. Per gli americani inoltre la guerra ha avuto costi molto alti sia in vite umane - 2.400 soldati uccisi- sia in termini economici, con miliardi di dollari investiti nell'operazione militare. Neppure a Kabul la gente si sente tranquilla: attacchi militari in grande stile, attentati suicidi, autobombe si susseguono quasi ogni settimana, minacciando un governo sempre più debole e un Parlamento diviso tra moderati e integralisti.
Quindici anni dopo l'intervento alleato, all'indomani dell'11 settembre, i seguaci del mullah Omar, per quanto divisi tra loro, spadroneggiano con fin troppa disinvoltura. L'offensiva di primavera conferma il ritorno bellicoso dei talebani. L'attacco a colpi di razzi contro il Parlamento di Kabul, il 28 marzo scorso, mentre i parlamentari partecipavano a un dibattito sulla sicurezza del Paese e l'attentato kamikaze del 19 aprile contro la sede dell'Unità speciale dei servizi di intelligence, sempre nella capitale, con trenta morti e centinaia di feriti, dimostrano che la guerra è tutt'altro che finita.
Il conflitto in Afghanistan ha già provocato oltre 100 mila morti e il 2015 è stato uno degli anni peggiori. Secondo il rapporto annuale dell'Onu sulla protezione dei civili, il numero delle vittime civili è stato il più alto mai registrato ufficialmente: 11 mila, di cui oltre 3.500 i morti, pari al 4 per cento in più rispetto all'anno precedente. La partenza di gran parte delle truppe americane e delle forze Nato alla fine del 2014 ha ridato fiato ai talebani dell'”Emirato islamico dell'Afghanistan” tornati con forza e violenza sulla scena afghana, mentre il mondo è impegnato a combattere lo Stato islamico nello scacchiere mediorientale.
L'articolo completo sul Nostro Tempo di domenica 15 maggio 2016
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