Volontariato: nasce la nuova Consulta del Piemonte dell'alternanza della gratuità

All'Istituto San Giuseppe di Torino il workshop regionale sul ruolo educativo delle organizzazioni 

Parole chiave: gratuità (1), volontariato (24), torino (730), legge (39), alternanza (3)
Volontariato: nasce la nuova Consulta del Piemonte dell'alternanza della gratuità

E' stata una mattinata di riflessioni vere, profonde, concrete. Riuniti dalla presidente del CVA del Piemonte Maria Paola Tripoli, i rappresentanti della associazioni hanno accolto l'invito per avviare una nuova fase nella quale riemerge nella sua dimensione più vera la forza del volontariato e la sua funzione sociale.

Dopo i saluti dell'assessore regionale all'istruzione, lavoro e formazione professionale Gianna Pentenero, e del consigliere comunale e sopratutto presidente di CSV Volto di Torino, Silvio Magliano, la mattinata è stata caratterizzata dall'intervento introduttivo della Dott. Tripoli e dalla doppia lezione del prof. Andrea Porcarelli, pedagogista sociale dell'Università di Padova che ha esaminato il tema del volontariato, il suo ruolo educativo, cultura e formativo e il parametro pedagogico della corresponsabilità sociale.

Il tema della rappresentanza, della gratuità del processo che permetterà al volontariato di uscire da una angolo come settore marginale nel sistema sociale è stato l'accorato appello lanciato dal convegno. In fondo chi si dedica, anzi diventa e vive come un volontario ha ricordato Maria Paola Tripoli" non è un ingenuo, un sognatore, un utile idiota, ma un pioniere, non è contro le istituzioni, ma un interlocutore attendibile perchè coerente e dinsinteressato".

Fare nascere un organismo di rappresentanza del volontariato organizzato è dunque un imperativo. Esso sarà associato e in stretta collaborazione con le istituzioni, suo puntuale e attento interlocutore. Dovrà, inoltre, essere un laboratorio sociale di innovazione che operi in una logica interdisciplinare, trasversale e superi le artificiose distinzioni di settore (sanità, assistenza, cultura, ambiente) in modo da promuovere un welfare armonico e sincronico.

Infine, è stato ancora ricordato, il coordinamento che fare diventare le tanti voci in un Noi importante, promuovere e difendere i valori, la dignità e l'identità del volontariato, gratuità, solidarietà, prossimità, sussidiarietà, continuità e appartenenza sono le basi, superando la strisciante deriva di un volontario, liquido, ibrido, occasionale, suddito e gregario.

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