Summit italo tedesco a Torino con Napolitano

Ritorna Napolitano a Torino: le ultime visite di Napolitano quella per i 150 anni dell’Unità d’Italia nel 2011 e due anni fa per il convegno del Csm. Sullo sfondo le problematiche interne della corruzione

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Summit italo tedesco a Torino con Napolitano

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è da poco arrivato a Torino. Accompagnato dalla moglie Clio, nel pomeriggio apre con il presidente tedesco Joachim Gauck la prima edizione dell' "Italian-German High Level Dialogue". Per Napolitano, che cenerà a Palazzo Madama e dormirà al Principi di Piemonte prima di ripartire, domani mattina, per Roma, potrebbe essere l'ultima visita sotto la Mole da Capo dello Stato viste le ipotesi di prossime dimissioni.

La visita del Presidente della Repubblica cade in un momento molto complicato. Ieri Napolitano aveva pronunciato parole molto forti nei confronti dei fenomeni di corruzione a Roma e nel resto del Paese. "Non deve mai apparire dubbia la volontà di prevenire e colpire infiltrazioni criminali e pratiche corruttive nella vita politica e amministrativa", ha affermato riferendosi all'inchiesta Mafia Capitale, per poi aggiungere: "La critica della politica e dei partiti, preziosa e feconda nel suo rigore, purché non priva di obiettività, senso della misura e capacità di distinguere è degenerata in anti-politica, cioè in patologia eversiva".

“Sono molto preoccupato della sfiducia che il popolo italiano può provare di fronte a questi esempi di malaffare, veri e presunti che siano, e da verificare. È il popolo ed essere vittima di questa depressione morale. Ma questa preoccupazione deve prendere tutti perché se un popolo si deprime, si sfiducia e si arrende, non c’è futuro”, sono state le parole del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, a margine di un incontro a Roma sulla pastorale giovanile europea, a proposito dell’inchiesta sui giri di malaffare nella capitale e riferendosi alle riflessioni del presidente Napolitano “Non esiste né politica né altra attività umana che non sia etica. Perché tutto ciò che l’uomo compie, lo deve compiere in modo responsabile, e quindi in base ai valori di onestà, di giustizia, di correttezza verso il bene comune. Non c’è vita sociale senza una vita morale, personale e collettiva. Perché questo accada, occorre che il tessuto sociale nel suo insieme e in tutte le sue componenti, recuperi e si faccia maestro di vita morale. Non può essere soltanto un soggetto nella società a portare avanti un discorso di questo tipo ma deve esserci una concertazione e una alleanza a livello sociale, quindi tra le varie componenti della società. O tutti ci convertiamo ad una vita morale vissuta e proposta o altrimenti è molto difficile”. 

Fonte: Sir

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