Passa l'Italicum, ecco la nuova legge elettorale

Approvazione senza opposizioni. Il testo passa alla Camera. Ora sostituirà il "Porcellum"

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Passa l'Italicum, ecco la nuova legge elettorale

L'Italicum,la riforma fortemente voluta dall'Esecuvito di Matteo Renzi  è legge. La Camera ha approvato, con un voto a scutinio segreto il provvedimento con 334 sì. Le opposizioni unite sono uscite dall'Aula al momento del voto. Diversi esponenti della minoranza Pd hanno votato no. "Il dissenso - ha detto Pier Luigi Bersani dopo il voto - è stato abbastanza ampio. Ora cosa fatta capo A...ma il dato politico sia sull'approvazione della legge sia sulle dimensioni del dissenso è non poco rilevante". Apprezzamenti e soddisfazione tra la maggioranza che ha votato la nuova norma.

’Italicum, destinato dopo quasi dieci anni a sostituire il cosiddetto Porcellum, è la nuova legge elettorale di Camera Senato? «No, in realtà si applicherà una volta in vigore solo alla Camera e non al Senato, oggetto di una legge di riforma che dovrebbe portare ad abolirlo per come lo conosciamo ora e a introdurre quello non elettivo».

Come si applica? 
«Il territorio nazionale viene suddiviso in venti circoscrizioni, corrispondenti alle regioni, che vengono a loro volta ripartite in 100 collegi plurinominali. Ogni collegio si vedrà attribuito un numero di seggi che va da tre a nove. Si provvederà a disegnare i collegi con un decreto legislativo del governo che dovrà essere emanato entro 90 giorni dall’approvazione della legge. Sono previste inoltre disposizioni speciali perTrentino Alto Adige Val d’Aosta, dove vengono costituiti collegi uninominali».

Chi otterrà seggi? 
«Parteciperanno alla ripartizione dei seggi tutte le liste che riusciranno a superare alle elezioni la soglia di sbarramento del 3% su base nazionale (parecchio più bassa rispetto alla prima versione della legge, che era l’8%). Da notare che nella versione definitivadell’Italicum, quella che dovrebbe essere licenziata stasera, non è prevista la possibilità per le liste di collegarsi in coalizione».

                                                                                                                                                             SCHEDA SULLA NUOVA LEGGE

«Chi al primo turno riesce a ottenere il 40% dei consensi si aggiudica un premio di maggioranza che lo porta automaticamente a 340 deputati (il totale della Camera è di 630). Se nessuna delle liste ottiene quella percentuale, due settimane dopo si torna alle urne a votare il ballottaggio tra le prime due liste “classificate” al primo turno, e chi arriva prima ottiene il premio che lo porta a 340 eletti. Tra primo e secondo turno non è permessa nessuna forma di apparentamento tra liste. Le altre liste che hanno superato lo sbarramento del 3% si contenderanno 277 seggi; 13 sono riservati all’estero e alla Val d’Aosta».

I candidati
«Il sistema mescola capilista bloccati e preferenze. I capilista dei 100 collegi sono infatti predeterminati, cioè scelti dalle segreterie dei partiti, mentre gli altri candidati verranno scelti dagli elettori con le preferenze. Solo i capilista possono essere candidati in più collegi, al massimo dieci, e, nell’ottica di favorire la parità di genere, in ogni circoscrizione i capilista dello stesso sesso non possono superare il 60%. L’elettore potrà esprimere fino a due preferenze tra quelli che non sono capolista, di sesso diverso».

Il diritto di voto allargato
«Sì: con il cosiddetto “emendamento Erasmus” è stata infatti introdotta la possibilità di votare per corrispondenza nella circoscrizione Estero non solo a chi risiede stabilmente fuori dai confini nazionali, ma anche a chi vi si trovi per almeno tre mesi per motivi di studio, lavoro o cure mediche».

Entrerà in vigore
«Nel passaggio al Senato è stata introdotta una clausola che prevede l’entrata in vigore a partire dal 1° luglio 2016, per dare il tempo alla riforma del Senato di arrivare in porto».

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