La povertà e il potere si riflette ad Assisi

Ci auguriamo che il ventunesimo secolo sia caratterizzato dalla lotta contro la povertà e la disuguaglianza, per consegnare a tutti i cittadini condizioni di lavoro e di vita dignitose, proprio come la lotta contro la schiavitù o per il suffragio universale hanno caratterizzato epoche precedenti.

Perché questo augurio si realizzi, è fondamentale promuovere non solamente una redistribuzione delle risorse (grazie anche ad un’azione sul versante della giustizia fiscale), ma anche una redistribuzione del potere, oggi in mano a ristretti gruppi economici e politici. Ed è egualmente necessaria una critica radicale delle strutture di potere nelle loro molteplici forme e a tutti i livelli dell’agire umano, favorendo la crescita di uno stile diverso, dove “povertà” non è solo una questione materiale bensì anche di essenzialità, sobrietà, libertà.

Di tutto ciò la politica, e in essa in modo particolare quanti traggono alimento per l'impegno politico nella Dottrina Sociale della Chiesa, può e deve farsi carico responsabilmente. E per evitare di limitarsi a una espressione velleitaria di buoni sentimenti, occorre preparare il terreno elaborando idee, strategie e azioni concrete.

In questa prospettiva di impegno si presentano subito due nodi problematici, con i quali confrontarsi con libertà e radicalità: la questione del rapporto tra povertà e potere e  l’individuazione di una strada di sobrietà rispetto agli stili di vita.  In questa ricerca sappiamo che non siamo soli. Possiamo infatti contare sull'innovativo e fortemente stimolante magistero di Papa Francesco, a partire dal quale vogliamo aprire un confronto che ci aiuti a definire meglio il progetto politico che ci sentiamo di rappresentare e sostenere. Alcune domande perciò si impongono:

Sapranno i cristiani avviare un radicale rinnovamento delle prassi e delle organizzazioni ecclesiali, che facciano incamminare la Chiesa decisamente sulla via della scelta preferenziale per i poveri e di uno stile di vita sobrio? Riuscirà coerentemente la comunità ecclesiale a testimoniare alla società il valore della via della povertà come scelta responsabile, libera e gioiosa, capace di rendere i rapporti e le relazioni sociali ed economiche più giuste?

La Politica riuscirà ad abbandonare i personalismi e quella insostenibile chiusura autoreferenziale, concentrata sulla carriera, sui posti, per guardare ai bisogni concreti dei cittadini, a chi è in condizione di disagio sociale, economico e culturale? Sarà in grado di aprirsi ad una nuova declinazione del concetto di potere? Riuscirà, come dice Papa Francesco, a subordinare lo spazio (l’attaccamento alla poltrona) al tempo ossia ad un visione della società e della politica che guarda lontano, al futuro dei nostri giovani e per questo si impegna sul progetto? Ed ancora, quali percorsi si possono seguire perché l’attività politica sia concretamente un servizio al bene comune improntato alla virtù civile della sobrietà?

Con le due giornate di Assisi, in programma dal 17 al 19 aprile, l’Associazione di amicizia politica Argomenti 2000 – a dieci anni dalla sua nascita – vuole invitare chi vive l’esperienza ecclesiale e politica a riflettere in modo inedito su questioni cruciali, attivando nel confronto e nell’ascolto di voci significative la ricerca comune di possibili risposte. L’obiettivo è quello di avviare (o riprendere) insieme un percorso di riflessione, di approfondimento culturale, di formazione e azione capace di gettare dei semi, di far germogliare una presenza sempre nuova nella città degli uomini.