Smog, non si vince tagliando i trasporti pubblici

Tragitti ridotti del 36% in dieci anni - I conti di Gtt sono in rosso, Torino e i 31 Comuni della cintura concentrano bus e tram sulle tratte più frequentate, riducono le altre. Insostenibile ritardo della linea 2 di Metrò

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Smog, non si vince tagliando i trasporti pubblici

Dal 2008 al 2016 i chilometri di strada serviti dalla rete dei trasporti pubblici nell’area metropolitana di Torino (32 Comuni) sono diminuiti del 36%: da 67 a 42 milioni di chilometri l’anno (fonte: Agenzia Mobilità Piemontese). Bus e tram viaggiano molto meno di dieci anni fa, «un dato su cui bisognerebbe riflettere – osserva il consigliere comunale Francesco Tresso (Lista Civica per Torino) - mentre discutiamo di misure contro l’inquinamento: il principale rimedio allo smog dovrebbe essere il potenziamento dei trasporti pubblici».

Consigliere, il bilancio del Gruppo Torinese Trasporti è in pesantissimo rosso…

Certo, ed è per questo che si taglia il servizio. Però domando: quando sarà compiuto un ragionamento complessivo sui tagli delle linee pubbliche in relazione all’inquinamento prodotto dai mezzi privati, al blocco delle auto e soprattutto al progetto delle linea 2 di metropolitana che non va mai in cantiere? Torino può permettersi di tergiversare per un anno intero, come ha fatto nel 2016-2017, sull’opportunità e meno della linea 2 di metrò? Ora stiamo rischiando che il Governo non finanzi più il progetto.

I dati dicono che in questo decennio la riduzione delle corse dei mezzi pubblici non ha provocato alcun calo di passeggeri.

E io rispondo con una domanda, dato che siamo preoccupati dello smog: quanto sarebbero aumentati oggi i passeggeri se avessimo mantenuto la rete che avevamo dieci anni fa? La gente ama sempre meno l’auto, è contenta di lasciarla a casa, ma bisogna incoraggiarla con una rete pubblica capillare.

Martedì 24 ottobre la Giunta Appendino ha annunciato che intensificherà i passaggi di tram e bus nelle principali linee urbane. Un passo avanti?

È ovviamente positivo potenziare le linee più utilizzate dai torinesi, per esempio la linea 4, ma purtroppo non è in vista nessun potenziamento complessivo del trasporto pubblico. Per stare nei 42 milioni di chilometri coperti dal budget di Gtt dovranno essere effettuati tagli in altre linee, probabilmente in quelle periferiche; e saranno ridotti i passaggi serali e nei giorni festivi.

Come valuta i blocchi delle auto diesel nei giorni dello smog?

Potrebbero forse aver senso se fossero condivisi da tutti i Comuni dell’area metropolitana. Invece sono un gesto isolato di Torino, direi un gesto meramente dimostrativo: finiscono per essere inutilmente fastidiosi. Abbiamo visto che, dopo i blocchi, lo smog non aumenta, ma neppure diminuisce. Credo che Torino farebbe bene a evitare gesti dimostrativi e ad entrare nel protocollo d’intesa che la Regione Piemonte ha varato la scorsa settimana con gli enti locali di tutta la pianura padana per arrivare ad azioni condivise per la riduzione dell’inquinamento.

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