Msna, bene i tutori volontari ma mancano le strutture

Minori stranieri non accompagnati - già 40 richieste al garante per l'adolescenza e l'infanzia del Piemonte. Da gennaio 2017 sono residenti in comunità 1007 ragazzi (260 a Torino) 

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Msna, bene i tutori volontari ma mancano le strutture

A poco più di una settimana dalla pubblicazione del bando per la selezione dei tutori volontari per i Minori Stranieri Non Accompagnati (Msna) da inserire nell’elenco presso il Tribunale per i minorenni del Piemonte e della Valle d’Aosta, sono oltre 40 i cittadini che ha aderito all’appello. Lo comunica con soddisfazione Rita Turino, garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza della nostra Regione, organo a cui compete, secondo la legge 47/2017 sull’accoglienza dei Msna, l’istituzione dell’elenco  e la formazione obbligatoria degli aspiranti tutori (abbiamo illustrato le modalità per accedere al bando su La Voce e il tempo di domenica 23 luglio a pagina 4). In Piemonte, secondo i dati del gennaio 2017, sono residenti in comunità o centri di accoglienza 1007 Msna di diverse nazionalità (260 nella sola Torino), per la maggior parte maschi e provenienti dall’Africa (età media 15-17 anni): per questi minori la figura del tutore volontario, nello spirito della legge, risponde all’esigenza di una «genitorialità sociale», un punto di riferimento che li accompagni alla maggiore età.

Anche i Salesiani per il sociale (Scs/
Cnos) l’ente dei figli di don Bosco che da 25 anni si fa carico nel nostro paese dei ragazzi e giovani in grave disagio ed emarginazione e quindi anche dei Msna, in questi giorni sta diffondendo un opuscolo sul tutore volontario (si può scaricare sul sito www.salesianiperilsociale.it/tutore-volontario/). Accanto alle informazioni pratiche, il sussidio approfondisce i contenuti di un’opera rivolta a «uomini e donne di buona volontà con un cuore sensibile che guarda alle necessità dei nostri tempi, che ascolta il grido di aiuto ‘silenzioso’ che viene dalle migliaia di minori che dopo peripezie e rischi sono arrivati nel nostro paese».     «Sono circa 400 i Msna accolti in prima e seconda accoglienza nelle diverse strutture che noi Salesiani per il Sociale abbiamo dislocate sul territorio nazionale e in cui sono impegnati circa 100 educatori e tra cui numerosi salesiani. Nelle nostre opere torinesi ne accogliamo 27» spiega don Domenico Ricca, cappellano del carcere minorile torinese Ferrante Aporti e coordinatore Scs/Cnos Piemonte «riteniamo che il ruolo del tutore introdotto dalla nuova legge nell’ottica di don Bosco è da leggere come l’amico che si prende cura del più piccolo e fragile a patto che sia una figura che davvero contribuisca a snellire la burocrazia e favorisca un percorso di accompagnamento verso l’autonomia di questi ragazzi. È chiaro che il tutore non si sostituisce alla responsabilità educativa che rimane alle comunità a cui sono affidati i minori ma è una garanzia per la loro crescita, un gesto di solidarietà e di cittadinanza attiva».

«Gli Msna giunti nel nostro Paese nel 2016 sono circa 26 mila e i posti a disposizione dal Governo negli Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) sono 2 mila. Il vero problema dell’accoglienza soprattutto per i minori è la mancanza di comunità e i tutori certamente non possono  supplire a queste carenze drammatiche che sono la vera urgenza» avvisa Sergio Durando, direttore della pastorale Migranti della diocesi «Certamente il fatto che molte persone si stiano facendo avanti per garantire che il percorso verso la maggiore età per questi giovani sia più ‘umana’ è un fatto sicuramente positivo perché sensibilizza tutta la società civile ad un problema, quello dell’immigrazione, che riguarda tutti, in primis i Governi e che deve essere affrontato come un problema strutturale e non come un’emergenza».

Il bando per i tutori volontari si può scaricare su: www.cr.piemonte.it/web/assemblea/organi-istituzionali/garante-dell-infanzia-e-dell-adolescenza.

Per informazioni: garante.infanzia@cr.piemonte.it( 011.5757303). 

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