L'Arcivescovo alla Colletta alimentare: "a Torino quintuplicate le richieste di cibo nei Centri d'ascolto"

Mons. Cesare Nosiglia sabato 25 novembre ha sostenuto la Colletta alimentare nazionale recandosi a fare la spesa per le famiglie indigenti in un ipermercato nel quartiere torinese di Borgo Vittoria

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L'Arcivescovo alla Colletta alimentare: "a Torino quintuplicate le richieste di cibo nei Centri d'ascolto"

Anche l’Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia sabato 25 novembre ha sostenuto la Colletta alimentare nazionale promossa dalla Fondazione Banco alimentare, giunta alla 21^ edizione, recandosi a fare la spesa per le famiglie indigenti in un ipermercato nel quartiere Borgo Vittoria di Torino.

«Le richieste ai Centri d’ascolto diocesani e delle parrocchie negli ultimi anni si sono quintuplicate», ha affermato l’Arcivescovo, «non solo da parte di persone immigrate ma anche di famiglie italiane appartenenti fino a ieri a quel ceto medio che era abituato a donare il cibo per chi fatica e che ora necessita di sostegno per arrivare a fine mese. Questo ci dimostra che la crisi non è finita».

Ad accompagnare mons. Nosiglia nell’ipermercato il presidente del Banco alimentare del Piemonte Salvatore Collarino insieme ai giovani dell’oratorio parrocchiale San Gaetano da Thiene che per tutto il giorno hanno prestato servizio a favore della Colletta, come gli oltre 12 mila volontari mobilitati in tutto il Piemonte.

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«A fronte di una diminuzione delle persone ultrasessantenni che si rivolgono ai centri d’ascolto per richiedere la borsa della spesa», sottolinea Collarino, «in Piemonte aumentano in maniera esponenziale i giovani sotto i 35 anni spesso con figli a carico. Questo è certamente un dato allarmante».

«La colletta», ha proseguito mons. Nosiglia, «è anche occasione per riflettere sul cibo che ogni giorno si butta. Preziosa dunque l’opera del Banco alimentare che ogni anno raccoglie tonnellate di cibo da scuole e ospedali per redistribuirlo alle famiglie che fanno più fatica. Invito dunque in particolare il mondo della scuola a favorire e promuovere nei ragazzi la formazione alla cultura del dono contro lo spreco alimentare».

In Piemonte 1.200 punti vendita hanno aderito all’iniziativa con oltre 12 mila volontari impegnati. I generi alimentari raccolti (prodotti per l'infanzia, riso, olio, legumi, sughi, pelati, biscotti, tonno in scatola) verranno distribuiti a 588 strutture caritative convenzionate con il Banco che aiutano 113.200 persone in difficoltà ogni anno.

«La colletta», conclude il presidente Collarino, «permetterà di soddisfare le richieste delle persone indigenti della nostra regione per i prossimi due mesi».

«Sulla base del dato delle ore 18 su un campione di 50 punto vendita significativi di Torino e provincia», affermano dal Banco alimentare, «possiamo affermare che la raccolta si attesterà sul totale raggiunto lo scorso anno di 810 tonnellate in Piemonte». 

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