Hockey in carrozzina, le vittorie di Magic

La società torinese nasce dall'Unione Italiana per la Lotta alla Distrofia Muscolare, gareggia da vent'anni nel campionato nazionale. GUARDA LE IMMAGINI

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Hockey in carrozzina, le vittorie di Magic

Mirko ha 26 anni e gioca nel «Magic Torino – Uildm» da quando ne ha 11. «Sono sempre stato un appassionato di sport – racconta - Tutti i miei amici ne praticavano uno, ma per me era difficile trovare quello adatto. Quando sono venuto a conoscenza di questa squadra di wheelchair hockey, non mi è sembrato vero». Il Magic Torino – Uildm è una squadra di hockey su carrozzina elettrica che si è costituita a Torino in seno alla Uildm (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) nel 1995. Si è trasformata in associazione sportiva indipendente nel 2005, pur continuando ad avere l’appoggio e la collaborazione dell’Unione Distrofici.

Il wheelchair hockey è uno sport di squadra rivolto in prevalenza ai portatori di distrofia muscolare, e possono giocarvi indistintamente uomini e donne di qualsiasi età. I ragazzi che hanno ancora buona forza nelle braccia utilizzano una mazza in materiale plastico che permette loro di colpire la pallina. Chi ha maggiori difficoltà utilizza uno strumento (lo stick) che viene applicato alla pedana della carrozzina grazie al quale può indirizzare la pallina e, successivamente, per mezzo di un ulteriore dispositivo, lanciarla ad un altro giocatore.

Nato quasi per caso nei primi anni 70 in alcune scuole per studenti disabili del Nord Europa, il wheelchair hockey è arrivato in Italia nel 1991. Nel 1997 (un anno dopo la disputa del primo Campionato italiano) si è svolto a Milano il primo vero torneo a carattere internazionale, che ha visto il debutto della Nazionale azzurra.

Il Magic Torino, dopo aver iniziato a giocare nel 1995 in una serie di tornei amichevoli, ha partecipato nel 1996 al suo primo campionato italiano, vincendolo. Attualmente gioca in classe A1. Nella squadra ci sono 12 giocatori, anche se le formazioni in campo devono essere composte da cinque membri, con la possibilità di effettuare quanti cambi vogliono con le riserve a disposizione. Sono molte le persone che si sono appassionate nel tempo a questo gioco, e perciò si è formata successivamente una seconda squadra piemontese, i Dragon di Grugliasco.

«L’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare è nata in Italia nel 1961 – spiega Gianni Minasso, segretario della Uildm torinese – In Piemonte si è costituita nel 1967, soprattutto per volontà dei parenti e amici delle persone affette da questa patologia. Oltre alla nostra sezione, in Piemonte ce ne sono anche altre due, una a Chivasso e una a Omegna. La nostra filosofia è quella di sostenere in maniera continuativa chi deve convivere con la malattia. La grande passione con cui operiamo insieme ai nostri molti e preziosi volontari viene spesa nel tentativo attenuare i devastanti effetti psicofisici che ne derivano. Ci muoviamo principalmente su tre fronti: ricerca medica, sostegno ai soci distrofici e sensibilizzazione a vasto raggio». Sono molti i bisogni delle persone affette da questa malattia genetica, fisici e psicologici

Dal punto di vista sportivo, il Magic Torino lamenta una certa difficoltà nel trovare strutture idonee per allenarsi e giocare, e degli sponsor disposti a sostenerli. «Per praticare il wheelchair hockey – racconta Filomena Malmesi, presidentessa della squadra – servono carrozzine specifiche il cui costo si aggira intorno ai 15 mila. A questo si aggiungono i costi per la manutenzione e quelli per le trasferte di tutto il team. Le spese sono tante e purtroppo i contributi insufficienti». Il 15 marzo si è svolta presso la palestra Parri di via Tiziano 43 l’ultima partita in casa del Magic contro i Rangers di Bologna, vinta dai torinesi. Le prossime gare si giocheranno a Mestre, Padova, Besnate e Bologna.

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