Spareggio a Venaria fra Pd e Grillini

Ballottaggio con il centrosinistra diviso. In lizza Salvino Ippolito e Piero Falcone – Forte astensione al primo turno

Parole chiave: sindaco (16), venaria reale (2), elezioni (53), amministrative (13)
Spareggio a Venaria fra Pd e Grillini

Venaria Reale, 35 mila abitanti, da sempre roccaforte indiscussa della sinistra, rischia di diventare grillina? Qualche rischio c’è stando ai risultati del primo turno delle amministrative di domenica 31 maggio. I venariesi tornano alle urne domenica 14 giugno per il ballottaggio: in lizza  per diventare sindaco Salvino Ippolito che con 5700 voti (38,6%) è uscito saldamente in testa al  elezioni amministrative del primo turno; il suo contendente, Piero Falcone, candidato per il movimento 5 Stelle, rappresenta la vera novità uscita dalle urne al primo turno, accanto ad un massiccio astensionismo che ha “punito” sia le liste di centrodestra che quelle di centrosinistra. Del resto, se si dovessero fermare ai risultati ottenuti due settimane fa, il candidato grillino, con i suoi 2577 voti, pari al 17.3% dei consensi, avrebbe ben poche chance di raggiungere e superare la coalizione di centrosinistra guidata da Ippolito. Eppure non c’è più nulla di incerto ed effimero come quello delle simulazioni di eventuali scenari elettorali. Ad esempio, a poche ore dall’apertura delle urne, quando già i risultati si stavano delineando nettamente, uno degli sconfitti, il candidato a sindaco Saverio Mercadante, con il suoi 1751 voti ottenuti, pari al 11.8%, ha già dichiarato il suo appoggio al candidato grillino. “Siamo pronti a lavorare per sostenere i 5 Stelle, senza nulla chiedere in cambio. I cittadini ci chiedono di cambiare.

E noi siamo pronti a continuare coerentemente questa battaglia”. Ha dichiarato Mercadante a nome delle liste “Cambiamo Venaria Reale” e “Venaria Punto e a capo”. Più incerta la situazione di Sel. Anche Pino Capogna, che con i sui 1677 voti, pari all’11.3% dei consensi, ha espresso il suo aperto sostegno a favore del candidato pentastellato. Una dichiarazione su cui peserebbe, il sogno mai realizzato da una parte del centrodestra venariese, di vedere per una volta scalzata la sinistra al governo della città che, a tratti in modo convulso e conflittuale al suo interno, prosegue ininterrottamente dagli anni novanta del secolo scorso. Indicazione ai propri elettori di libertà di voto arriva invece dai vertici di Forza Italia, in merito al ballottaggio di domenica prossima. “Gli elettori hanno premiato altre formazioni politiche facendole approdare al ballottaggio – osservano gli esponenti di Forza Italia – è chiaro che le piattaforme politiche di entrambi gli schieramenti siano profondamente diverse dalla nostra ma è altrettanto evidente che una città come Venaria meriti un sindaco che venga legittimato dalla più ampia partecipazione elettorale. Quindi l’invito che facciamo al nostro elettorato è di non disertare le urne e di andare a votare perché solo votando si difende la propria voce e il proprio futuro. Per quanto riguarda chi votare – concludono – ci pare che gli elettori del centrodestra di Venaria abbiano la maturità per poter decidere autonomamente, secondo coscienza, chi dovrà rappresentarli per i prossimi cinque anni.”

Posizione analoga anche quella espressa dalla Lega Nord, attraverso le parole del suo segretario provinciale e consigliere regionale Alessandro Benvenuto “La Lega Nord non si schiererà né con il Pd, né con il candidato dei 5 Stelle. Nessun apparentamento politico – spiega il segretario Alessandro Benvenuto – con la sinistra democratica e, a maggior ragione, neanche con il movimento di Grillo, che invece ha già stretto accordi con i candidati sconfitti che rappresentano la sinistra se non più radicale, di sicuro meno moderata”.

Infine, anche Fosca Gennari sostenuta da “Uniti per Cambiare” e “Progetto per Venaria”, che ha ottenuto 1206 voti (8,1%) ha invitato i suoi elettori a votare il candidato 5 Stelle Roberto Falcone. Certamente non sarà un travaso automatico di voti e consensi, da un candidato all’altro, quello a cui assisteremo domenica. Molte sono le incognite. Ma un dato è certo: il movimento di Beppe Grillo è la principale forza politica presente in città, dopo il centrosinistra. Uno scenario, fino a poco tempo fa inimmaginabile, a cui tutti dovranno confrontarsi dopo il ballottaggio, sia che esca come forza di governo o come principale opposizione fra i banchi della minoranza in Consiglio comunale.

Tutti i diritti riservati

Politica

archivio notizie

31/10/2017

Si è dimesso Paolo Giordana, capo gabinetto di Appendino

La decisione di farsi da parte dopo una denuncia di Repubblica, avrebbe fatto pressione su Gtt per far cancellare la multa ad un amico

29/06/2017

Dopo Grillo il non voto sconfigge Renzi

Amministrative secondo turno - balzo in avanti del Centro-destra. Ma il primo vincitore è l'astensionismo

11/01/2017

2017 Unione Europea, tra Brexit e Trump

Sarà un anno ricco di sorprese per l’UE quello appena cominciato

04/01/2017

Aspettando Godot, l'Europa oggi

Ancora un anno di attesa per l'Unione Europea nel 2017?