Tragica piazza."La morte di Erika pesa sulla nostra coscienza", le parole di Mons. Nosiglia

La tragica scomparsa della signora Erika Poletti, vittima degli incidenti di piazza San Carlo, in occasione della finale della coppa campioni sabato 3 giugno. La dichiarazione dell'Arcivescovo sul sito della Diocesi di Torino

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Tragica piazza."La morte di Erika pesa sulla nostra coscienza", le parole di Mons. Nosiglia

E' morta ieri sera alle 21.56, dopo dodici giorni di agonia Erika Pioletti, 38 anni, di Domodossola, la più grave dei 1.527 feriti nella bolgia di piazza San Carlo. Lo ha reso noto l'ospedale San Giovani Bosco, dove era ricoverata dallo scorso 3 giugno in condizioni estremamente critiche. Travolta dalla folla in preda al panico, la donna aveva riportato un infarto da schiacciamento e ieri mattina i medici avevano accertato un "gravissimo danno cerebrale". 
Per i familiari, che hanno espresso la volontà di donare gli organi, e gli amici accorsi nella Rianimazione dell'ospedale è stata una giornata di angoscia e di dolore portati con grande compostezza. "Non so cosa è successo in quella piazza - ripeteva la mamma ai parenti - e forse non mi interessa saperlo. So soltanto che non avrò più mia figlia". "E tutto questo solo per una partita di calcio", ha aggiunto lo zio. L'inchiesta giudiziaria, nell'ambito della quale i magistrati valuteranno se riformulare il reato ipotizzato, da lesioni plurime colpose a omicidio colposo, sta appurando cosa ha trasformato i 30mila raccolti in piazza San Carlo in una 'mandria' impazzita. 
Diventerà l'omicidio colposo l'ipotesi di reato contenuta nel fascicolo di inchiesta aperto dalla procura di Torino sui fatti di piazza San Carlo. La conferma arriva da fonti a Palazzo di giustizia. Finora si procedeva solo per lesioni colpose plurime gravi e gravissime. Il cambio di imputazione, dopo la morte della trentottenne Erika Pioletti, verrà formalizzato nel corso della giornata con le necessarie procedure. Il fascicolo è a carico di ignoti.

"È con grande dolore che ho appreso la morte di Erika dopo lunghi giorni di agonia in seguito alle conseguenze tragiche della sera di sabato 3 giugno. Prego perché il Signore l’accolga nel suo regno di pace e di amore e prego per i suo cari affinché siano sostenuti dalla materna tenerezza della Madonna Consolata di cui stiamo celebrando la Novena", sono le prime parole di mons. Nosiglia, arcivescovo di Torino, che ha espresso il suo dolore e pregato per la morte della signora Pioletti. "La morte di Erika aggrava ancora più profondamente lo scoramento del nostro animo, ma anche il giudizio già severo formulato dopo quanto è accaduto a Piazza San Carlo. La ferita al cuore stesso della città resterà come un marchio che pesa sulla nostra coscienza di cittadini e su quanti sono stati la causa diretta o indiretta degli assurdi incidenti capitati in quello che doveva essere un sereno e gioioso incontro di tifosi e ha avuto invece delle conseguenze di grave sofferenza per centinaia di feriti e ora anche della morte di Erika. Oggi comunque non è tempo di sterili polemiche o accuse o promesse che la cosa non accadrà più. L’inchiesta avviata farà il suo corso e trarrà le conseguenze in ordine alle gravi responsabilità di ciascuno; ora è il momento della solidarietà di tutta la città che è chiamata a stringersi attorno alla famiglia di Erika per un abbraccio fraterno a Lei e ai suoi cari, insieme alla preghiera e al ricordo incancellabile che porteremo nel nostro cuore per sempre".

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