Politiche per il Welfare – Vito Colucci: “risorse dal taglio delle spese inutili”

In vista delle elezioni di domenica 5 giugno abbiamo chiesto a ciascun candidato sindaco alla città di Torino due riflessioni sul tema delle politiche per il Welfare e per il lavoro, l'immigrazione, l'emergenza profughi. Pubblichiamo le riposte di Vito Colucci, candidato sindaco del "Popolo della Famiglia".  Leggi le interviste agli altri candidati sindaco 

Parole chiave: Elezoni (1), Vito Colucci (1), Torino (730), 5 giugno (13), candidato sindaco (3), immigrazione (42), lavoro (167)
Politiche per il Welfare – Vito Colucci: “risorse dal taglio delle spese inutili”

Domanda della Voce del Popolo: Le casse del Comune sono in rosso, anche i servizi di assistenza alle fasce deboli stanno scricchiolando. Quali prospettive per il Welfare?

Vito Colucci: Come Popolo della Famiglia abbiamo chiesto al Comune di fornirci i dati sulle risorse spese per il servizio LGBT e ci sono stati negati: questo significa che i soldi ci sono, ma sono stati spesi finora senza trasparenza, privilegiando lobby ideologiche e amici degli amici. Il Popolo della Famiglia è l’unico movimento che afferma una priorità chiara nella destinazione delle risorse: al primo posto la famiglia, che con la sua cura degli anziani e dei disabili è il vero grande Welfare della nostra città.

Domanda della Voce del Popolo: Decine di migliaia di giovani senza lavoro a Torino, città in testa alla triste classifica della disoccupazione. Come intervenire?

Vito Colucci: Proponiamo un forte sostegno economico alla libera impresa giovanile e consistenti agevolazioni fiscali per il piccolo commercio e l’artigianato. Però voglio dire anche qualcosa controcorrente: la vera emergenza che riguarda i giovani è quella educativa. Oggi più di un quarto dei giovani di Torino non lavora e non studia: questo significa che, oltre alla crisi economica c’è un “deficit umano”, una carenza ideale che rende più difficile ai nostri giovani conoscere, inventare, creare. Per questo il Popolo della Famiglia propone di dare massimo sostegno a tutti gli agenti educativi: il padre e la madre, innanzitutto, e poi la scuola (scelta liberamente dai genitori) e i luoghi di formazione umana (residenze universitarie, parrocchie, associazioni).

Domanda della Voce del Popolo: Immigrazione, accoglienza profughi, campi nomadi: le cronache descrivono una Torino in emergenza. Quale risposte nel suo programma di governo della città?

Vito Colucci: L’unica integrazione possibile è quella che presuppone un’identità forte di chi accoglie. Chi arriva a Torino deve sapere che incontrerà l’ospitalità di un capoluogo aperto al prossimo perché fiero di essere la città della Sindone e dei Santi sociali. Accoglienza e identità: queste le parole chiave con cui il Popolo della Famiglia governerà l’immigrazione. Vogliamo una città a misura di famiglia, per cui non sarà tollerata nessuna forma di insediamento abusivo o di illegalità, sia da parte di gruppi etnici, sia da parte di gruppi ideologicamente protetti (centri sociali e simili).

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