Politiche per il Welfare - Alberto Morano: "oggi il sistema è discriminante"

In vista delle elezioni di domenica 5 giugno abbiamo chiesto a ciascun candidato sindaco alla città di Torino due riflessioni sul tema delle politiche per il Welfare e per il lavoro, l'immigrazione, l'emergenza profughi. Pubblichiamo le risposte di Alberto Morano, sostenuto dalle liste "Fratelli d'Italia, Lega Nord, altre". Leggi le interviste agli altri candidati sindaco 

Parole chiave: Alberto Morano (1), Elezioni (53), Torino (730), 5 giugno (13), candidati (9), immigrazione (42), lavoro (167)
Politiche per il Welfare - Alberto Morano: "oggi il sistema è discriminante"

Domanda Voce del Popolo: Le casse del Comune sono in rosso, anche i servizi di assistenza alle fasce deboli stanno scricchiolando. Quali prospettive per il Welfare?

Alberto Morano: Il welfare comunale è congegnato male, finisce per discriminare chi ha davvero bisogno. Mancano risorse? Si comincino a razionalizzare i costi di 35 società partecipate, 80 enti e fondazioni culturali; si verifichino uno a uno i contratti delle forniture comunali che continuano a presentare aree di opacità, a cominciare dalla raccolta rifiuti gestita dalla controllata AMIAT.

Domanda della Voce del Popolo: Decine di migliaia di giovani senza lavoro a Torino, città in testa alla triste classifica della disoccupazione. Come intervenire?

Alberto Morano: Torino deve recuperare una solida base produttiva fondata sul manifatturiero ad alto valore tecnologico, con addetti di formazione superiore e redditi in grado di sostenere un progetto di vita solido e duraturo. La sinistra che governa da 30 anni ha puntato su costruzioni di bassa qualità e ipermercati, oltre che su una finta economia alternativa di cultura e spettacoli, finanziata a debito. Ecco i risultati: Torino è città più indebitata in Italia, ci sono 70 mila alloggi sfitti, 14 ipermercati in eccesso, la più alta disoccupazione giovanile del Nord e circa 300 mila persone povere o a rischio povertà.  In 30 anni abbiamo perso il 25% della popolazione e metà della ricchezza relativa prodotta. Propongo patti per l’occupazione tra Comune e investitori: in cambio di sgravi fiscali e affitti a costo zero, la Città ottiene la riqualificazione dei siti industriali dismessi e di nuova occupazione.

Domanda della Voce del Popolo: "Immigrazione, accoglienza profughi, campi nomadi: le cronache descrivono una Torino in emergenza. Quale risposte nel suo programma di governo della città?"

Alberto Morano: "Premessa: a Torino il 15% della popolazione è composta da stranieri legalmente residenti. Altri ne arriveranno. Io credo nell’accoglienza ordinata, organizzata secondo legalità e costruita su progetti mirati alla persona e alla singola situazione. La società ha grandi capacità di integrazione attraverso il lavoro e regole valide per tutti. Di fronte all’illegalità, alla prepotenza e alle situazioni imposte con la forza si reagisce con gli strumenti di legge: con me Sindaco la vergogna del Moi sarebbe rientrata in poche ore".

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