A Torino la novità delle "start up" elettorali

Per usare l’immagine imprenditoriale della «start up», si segnala – in questi mesi che ci separano dalle elezioni comunali di primavera – un piccolo nucleo di start up politiche o prepolitiche, che imprenditori torinesi, professionisti, comitati di cittadini stanno lanciando in questi giorni per stimolare la riflessione sul futuro della città.

Sul fronte della politica attiva stanno scendendo in campo la lista civica del presidente dei Farmacisti Mario Giaccone (vicina al sindaco Fassino) e una seconda lista civica, «La Piazza», nata da una decennale esperienza di partecipazione popolare a Mirafiori.

Sul fronte pre-politico, idealmente sganciato dalle scadenze elettorali ma destinato ad aver voce, si pone il programma «Nexto» del manager Davide Canavesio, amministratore di Tne (aree industriali ex Mirafiori) e di Enviroment Park, attorno cui stanno aggregandosi giovani ingegneri, designer, programmatori, imprenditori: un pensatoio di professionisti prevalentemente quarantenni, apartitico, estraneo alla competizione elettorale, ma intenzionato a promuovere un ricambio generazionale nella classe dirigente della città e ad accendere l’attenzione, con o senza sponde politiche, su obiettivi concreti.

Di scuola imprenditoriale è anche un secondo pensatoio tenuto a battesimo nelle scorse settimane da altri manager di primissimo piano (l’ex amministratore delegato di Iveco e assessore regionale Paolo Monferino, l’ex deputato e ad Azimut Paolo Vitelli, insieme ad altri) che in anni recenti prestarono la propria esperienza alla politica, ed ora sono tornati alla società civile, si propongono fra impresa e politica come stimolo alla buona amministrazione. Tema centrale di «Sviluppo e Libertà», nome di questo gruppo, è proprio l’efficienza dell’amministrazione, la richiesta di una iniezione di managerialità nella gestione pubblica. Anche «Sviluppo e Libertà» sta elaborando studi e obiettivi per la città, a disposizione di chi governerà.