A Natale regaliamo un Vangelo a un detenuto

Una iniziativa del nostro giornale e dei cappellani nelle librerie dehoniane e paoline

Parole chiave: carcere (21), natale (44), regalo (2), persone (13), dignità (16), librerie (3)
A Natale regaliamo un Vangelo a un detenuto

Quest’anno aggiungiamo tre euro al budget che stiamo pensando di stanziare per i regali natalizi per amici e parenti: è l’invito che il nostro giornale di concerto con i cappellani del carcere torinese «Lorusso e Cutugno» rivolge a tutti i lettori per acquistare un dono per i detenuti e le detenute del penitenziario torinese. Con il corrispettivo di tre caffè, recandoci presso le librerie cattoliche «Dehoniana» (in via San Quintino 6) e «Paoline» (corso Matteotti 11) che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa, a partire dalla prima settimana d’Avvento fino alla vigilia di Natale possiamo acquistare una copia del Vangelo tascabile e  lasciarla in una cesta destinata ai reclusi delle Vallette. Chi lo desidera può anche scrivere una dedica: don Guido Bolgiani,   della Fraternità dei monaci apostoli della diocesi, cappellano del carcere con i confratelli don  Jean Marcel Tefnin e don Silvio Grosso, consegnerà i libri alle persone ristrette durante le festività natalizie a nome dei lettori de «La Voce e il tempo» e di quanti, entrando nelle due librerie cattoliche torinesi, vorranno rispondere all’appello «a Natale regala un Vangelo a un detenuto».

La proposta, che prende spunto da un’iniziativa analoga promossa nel Natale 2016 dalle librerie Paoline sparse sul territorio nazionale e da una raccolta di libri di spiritualità per i carcerati torinesi sostenuta dai cappellani e dalla libreria Dehoniana,  viene rilanciata: l’obiettivo è regalare un segno di vicinanza della comunità cristiana torinese agli uomini e alle donne, circa 1300,  che trascorreranno le festività natalizie dietro le sbarre. «D’accordo con Lorenzo Fanton, titolare della Libreria Dehoniana e con suor Giovanna Ballario direttrice della libreria Paolina che ringraziamo per la disponibilità» spiega don Guido Bolgiani «abbiamo scelto due edizioni economiche e tascabili del Vangelo che costano tre euro. Inoltre, per chi può donare qualcosa in più, abbiamo selezionato due edizioni della Bibbia commentata e un testo con i Vangeli e i Salmi per la preghiera. Sono libri il cui presso varia da 7 a 12 euro pubblicati da Paoline e Dehoniane. Recandosi nelle due librerie per gli acquisti natalizi basta chiedere di voler aderire all’iniziativa e i librai suggeriranno i volumi che abbiamo indicato da donare ai reclusi. Abbiamo preferito concentrarci sui Vangeli e sulla Scrittura perché la loro lettura è alla base per chi si accosta ad un cammino di fede o per chi in carcere riscopre  e ricomincia un percorso di spiritualità».     

Il tempo trascorso dietro le sbarre per molti detenuti e detenute può essere l’occasione per ripensare alla propria vita: la privazione della libertà fa riemergere le domande di senso e può capitare che, grazie anche all’incontro con i cappellani, le religiose e i volontari che operano nel carcere nasca il desiderio di avvicinarsi o riavvicinarsi alla Parola per trovare le risposte.

«Nella sezione femminile e in quella di alta sicurezza ad esempio» prosegue don Bolgiani ֿ«da tempo abbiamo avviato  alcuni gruppi di confronto con i detenuti sui temi della fede. Si legge il Vangelo insieme seguendo il ritmo dell’anno liturgico confrontando le nostre situazioni di vita alla luce della Scrittura. Altri detenuti ci hanno chiesto di approfondire la Parola di Dio nei prossimi mesi costituiremo altri piccoli gruppi di confronto. Per questo è importante che tutti i reclusi interessati ad accostarsi alla Scrittura possano avere una copia del Vangelo da tenere in cella per la lettura personale o con i compagni di detenzione al di là degli incontri di gruppo».

Donare a Natale la Parola di Dio a chi vive un periodo difficile come chi sta scontando una pena in carcere è un gesto di speranza che può accendere una luce sul futuro «fuori». Bastano tre euro.

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