Arriva il giorno della mamma

Di mamma ce n'è una sola e questa affermazione nota e stranota riassume tutto quanto racconta “Mother's Day” diretto da Garry Marshall, commedia americana che può già vantare un buon successo al botteghino, infatti sino a giugno 2016 ha incassato oltre 43 milioni di dollari, contro un costo di 25 milioni, dovuto soprattutto ai compensi delle star,

peraltro ottime interpreti del film e a loro si deve il successo.  Julia Roberts, tanto per fare un esempio, ha preso 3 milioni di dollari. Dunque un cast di gran livello che ha schierato, pure in particine di contorno, attori di lungo corso come Hector Helizondo  o Margo Martindale, tanto per dimostrare che i volti noti, del grande o piccolo schermo, premiano sempre.

Girato ad Atlanta in Georgia, illuminata da un sole splendente per la gioia dei tour operator, il film di Marshall, regista di esperienza e mano sicura,  è giocato sulle vicende di alcune madri e delle loro famiglie, nell'attesa della festa della mamma che coinvolge tutti, volenti o nolenti.  C'è chi la mamma non l'ha più, c'è chi non l'ha mai conosciuta e vorrebbe incontrarla, chi non le parla da tempo e vorrebbe ricucire perché la mamma è la mamma, ci sono mamme biologiche e no, ci sono bimbi sereni che sorridono, ci sono nonni che finalmente e senza drammi imparano a fare i nonni e così via in una girandola di situazioni facili da immaginare e conoscere nella realtà sociale contemporanea e occidentale.

Un film semplice, un tantino scontato come una bella favoletta rosa, ma da vedere  perché parte dai buoni sentimenti per far capire tante verità  che non si dovrebbero dimenticare.