"Philosophia pacis" filosofia e spiritualità dopo Raimon Panikkar

Il convegno a Torino il 7 e 8 ottobre all'Università degli Studi, la Facoltà teologica di Torino e l'Arsenale della pace in collaborazione con il Centro Studi Sereno Regis

Parole chiave: pannikar (1), filosofia (6), teologia (15), spiritualità (14)
"Philosophia pacis" filosofia e spiritualità dopo Raimon Panikkar

Philosophia pacis” è un’espressione usata da Raimon Panikkar, il grande filosofo e teologo del dialogo tra le religioni e le culture. Vuol dire che la pace è il grande compito dell’umanità contemporanea, sottoposta come non mai al pericolo della distruzione; che le religioni e le culture sono chiamate a collaborare, abbandonando la pretesa dell’autosufficienza; e che un pensiero comune non deve essere un pensiero unico, ma rispettare il pluralismo delle tradizioni e dei linguaggi.

“Philosophia pacis” è dunque diventato il nome di una manifestazione che ha esordito lo scorso anno a Torino, in coincidenza del 2 ottobre, giornata internazionale dedicata a Gandhi, con un dibattito interreligioso intorno alla Laudato si’ di Papa Francesco. La manifestazione si ripropone quest’anno con una convegno di due giorni sullo stesso Panikkar: Filosofia e spiritualità dopo Raimon Panikkar. Nella presentazione si dice:Per quanto non ancora sufficientemente noto, il pensiero di Raimon Panikkar costituisce uno spartiacque. Dopo di lui si apre uno scenario nuovo, ancora tutto da esplorare. Da un lato la filosofia smette di essere un fatto occidentale. Dall’altro si ricongiunge a quello che, nell’Occidente stesso, si trova alle sue origini: la ricerca spirituale. Un lungo percorso attraverso le culture dell’Oriente può condurre l’uomo occidentale a comprendere più profondamente se stesso e gli altri.

 Il convegno si svolgerà venerdì 7 e sabato 8 ottobre. Sue sedi saranno, il 7, l’Università – precisamente l’aula L di via Plana 10; l’8 la Facoltà Teologica, in via XX settembre 83, e il Centro Studi Sereno Regis, in via Garibaldi 15. Tra coloro che intervengono, docenti dell’Università di Torino, di Roma Tor Vergata e dell’Urbaniana, di Padova, di Verona, della Facoltà Teologica di Milano oltre che di quella di Torino. Tra i nomi più famosi, il decano degli studi filosofici torinesi Giuseppe Riconda, Don Ermis Segatti, Don Andrea Pacini, Marco Vannini, D. Luigi Berzano. L’aspetto interreligioso sarà assicurato dalla presenza di esponenti, oltre che cattolici, valdesi, musulmani, buddhisti e hinduisti. Saluti istituzionali dal presidente del Consiglio Regionale Mauro Laus, affiancato da Giampiero Leo.

Oltre al riferimento al 2 ottobre è centrale quest’anno quello al 27, trentesimo anniversario dell’incontro interreligioso di Assisi. Oggi come allora, sia pure in un diverso scenario, le tradizioni religiose sono chiamate ad affrontare insieme gravissimi pericoli per la pace e la sopravvivenza stessa dell’umanità.

La sera del 7 al Sermig avrà luogo infatti uno spettacolo di musica e danza (ArtsAid: Sotto un solo cielo), che narrerà le drammatiche vicende mondiali in corso. L’ingresso sarà a offerta libera e quel che verrà raccolto sarà interamente devoluto a sostegno dei profughi della Siria e dell’Iraq.

L’iniziativa, col patrocinio e il finanziamento del Consiglio Regionale e del Comitato regionale per i Diritti Umani, in collaborazione col Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino e con la Facoltà Teologica di Torino, è promossa dal movimento interreligioso Noi siamo con Voi e, nel suo ambito, da Interdependence, da Religions for Peace e dallo stesso Sermig.

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