Quando i dischi avevano delle copertine

Torino, “Street Vinyls - An Art Show by Xora”

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Quando i dischi avevano delle copertine

C’è poco da fare: di un disco, spesso, la copertina felicemente ispirata può essere gran parte del suo successo. E ciò può essere particolarmente vero se si pensa alle copertine degli storici 33 giri, gli ellepì in vinile, nero, di solito, ma non esclusivamente di questo colore. Il vinile che negli ultimi anni sta pure vivendo un suo personale e insperato «rinascimento».

Le copertine di dischi concepite come luogo virtuale per realizzare opere d’arte contemporanea. Rock, pop, soul, jazz, dance, punk, hip-hop, elettronica, classica: un intero mondo discografico, una fruttuosa chimica fra musicisti e artisti che libera (ha liberato) un nuovo modello di creatività.

Con questa premessa, alla Square23 Art Gallery di Torino (in via San Massimo 45), fino al 1° aprile viene presentata al pubblico «Street Vinyls - An Art Show by Xora», una mostra che è stata realizzata in collaborazione con il Teatro Colosseo e Xora: una esplorazione del mondo dei dischi d’autore con una raccolta che spazia negli ultimi trent’anni di lavori artistici sulle copertine di vinili di grandi artisti e band cult, con particolare attenzione al mondo della street art.

Dai writers americani come Futura 2000 a Rammellzee, Jean-Michel Basquiat e Keith Haring sino ai più contemporanei Kaws, Space Invader. Non mancano artwork originali di artisti come Kaws, i mosaici di Space Invader, i lavori di JR, Dface, Blu, Borondo, Nychos, Faith47. Si può pure vedere, ad esempio, un disco a tiratura limitata realizzato a spray su carta dal misterioso Banksy per la band norvegese di musica elettronica Röyksopp, o le opere fatte arrivare a Torino direttamente da Obey, alias di Shepard Fairey, per l’occasione.

Non solo mostra però: i collezionisti possono vedere ed acquistare dischi rari e copertine d’autore grazie alla lunga ricerca fatta da Xora per proporre agli amanti della street art qualche preziosa rarità, capace di aprire nuovi orizzonti per quello che riguarda l’arte urbana. E se la street art ha oggi costi spesso inarrivabili, la mostra è anche l’occasione buona per avere, così, in casa un pezzo originale ed un’opera preziosa e con un importante coefficiente di rivalutazione.

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