La giornata della Memoria nelle parole di un nobel

Patrick Modiano, premio Nobel per la letteratura 2014, con il romanzo Dora Bruder racconta l'Europa ferita al cuore

Parole chiave: mondiano (1), memoria (14), ricordo (5), letteratua (2)
La giornata della Memoria nelle parole di un nobel

Sul Paris Soir del 31 dicembre 1941 si legge: "Si cerca una ragazza di 15 anni, Dora Bruder, m 1,55, volto ovale, occhi castano-grigi, cappotto sportivo grigio, pullover bordeaux, gonna e cappello blu marina, scarpe sportive color marrone. Inviare eventuali informazioni ai coniugi Bruder, boulevard Ornano 41, Parigi". Patrick Modiano,noto scrittore francese vincitore del Premio Bottari Lattes Grinzane 2012  (La Quercia) con il romanzo Dora Bruder e del Premio Nobel per laletteratura 2014,  scopre questo annuncio quasi per caso nel dicembre 1988 e scrive: "L'estrema precisione di alcuni particolari mi ossessionavano...E il buio, l'ignoto, il nulla tutt'attorno. Pensavo che non sarei mai riuscito a trovare la minima traccia di Dora Bruder".   Modiano, nato a Parigi nel 1945 da una madre attrice ed un padre ebreo di origini italiane  con il quale ha un difficile rapporto dopo la separazione dalla madre, conosce bene boulevard Orano perché "quand'ero bambino accompagnavo mia madre al mercato delle pulci di Saint-Ouen" e mentre scrive un altro libro comincia con pazienza e determinazione ad indagare sulla misteriosa Dora Bruder. 

"Ho impiegato quattro anni per scoprire la data della sua nascita: 25 febbraio 1926...Ma io sono paziente. So aspettare per ore sotto la pioggia". La pazienza e la tenacia, che caratterizzano ogni buon ricercatore, hanno permesso al detective Modiano di raccontare in modo brillante ed incisivo con date e fatti, citando verbali e luoghi a lui ben noti, la breve vita di questa ragazza vivace e ribelle, emblema di milioni di giovani vite trasformate in "fumo" nei campi di concentramento. Ernest Bruder, ebreo proveniente dall'Austria e reduce dalla Legione straniera, aveva trovato lavoro a Parigi come manovale ed operaio, si era sposato con la giovane Cécile Bruder ebrea di origine ungherese ed aveva iscritto la loro figlia Dora Bruder nel maggio 1940 nel collegio religioso del Sacro Cuore di Maria, forse per proteggerla da registrazioni ed interrogazioni. Il 14 dicembre 1941 Dora fugge dal collegio per questo appare l'annuncio sul Paris Soir

Immaginando le vicende della giovanissima Dora nei plumbei anni 1941 e 1942 Mondiano tratteggia altri compagni di percorso e racconta soprusi, violenze, stella gialla, interrogatori e detenzioni oltraggiose fino alla deportazione nei campi di concentramento. Dora Bruder ed il padre Ernest sono registrati nel convoglio che il 18 settembre 1942 parte per  Auschwitz mente la madre Cécile parte l'11 febbraio 1943. Modiano è riuscito a rintracciare alcune fotografie di questa modesta e dignitosa famiglia, vittima di un olocausto ancora ferita dolorosa nel cuore dell'Europa. 

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