L'immortale, in cammino con un santo

Il libro del giornalista e scrittore Antonio Preziosi cui si accompagna una bellissima mostra su San Giovanni Paolo II a Torino presso l'Archivio di Stato in piazza Castello 

Parole chiave: preziosi (2), papa (648), wojtyla (4), chiesa (665), vaticano (68), mondo (65)
L'immortale, in cammino con un santo

Il volume, edito da Rai Eri, dedicato alla straordinaria storia di Karol Wojtyla, l’uomo “venuto da lontano”, diventatoPapa con il nome diGiovanni Paolo II. È un libro scritto come un romanzo, ma che ricostruisce tutti i fatti con rigore storico e giornalistico. L’Autore, Antonio Preziosi ‒ questa la “particolarità” del libro ‒ fa parlareGiovanni Paolo II in prima persona. Ed è come se egli “si raccontasse” dall’aldilà, ripercorrendo tutta la sua vita.

Il libro parte dal racconto dell’attentato del 13 maggio 1981,con il Papa agonizzante nell’ambulanza che lo porta al Gemelli. E da quel momento, con un sapiente gioco di flashback narrativi, SanGiovanni PaoloIIracconta tutta la sua esistenza.

IMMORTALE LOCANDINA

Il rigore storico e giornalistico sta nella ricostruzione fedele di tutti i passaggi della vita del protagonista, molti dei quali sconosciuti ai più o addirittura inediti.Antonio Preziosi, infatti, ha consultato decine di libri e documenti, visitato posti, ascoltato testimoni. E, tra i particolari inediti che hanno già acceso l’attenzione dei giornalisti prima ancora dell’uscita del libro, molti riguardano il momento dell’attentato.

Non mancano dettagli inediti anche dell’incontro tra Giovanni PaoloII ed Alì Agca, al termine del qualeil Papasi mostrò colpito dall’insistenza con la quale il killer turco chiedeva notizie sul “terzo segreto di Fatima” e chiedeva al Papa come avesse mai fatto a “sbagliare il colpo”. Al punto che Giovanni Paolo II uscì da quel colloquio commentando “è un poveretto”. E non manca un alone di mistero: che fine ha fatto, si chiede Preziosi, la misteriosa suora che nel primo racconto di Agca avrebbe deviato la mano dell’attentatore impedendogli di uccidere il Papa?

Tra i particolari giornalistici inediti il libro smentisce anche uno degli episodi più criticati del pontificato di Giovanni Paolo II: la famosa foto al balcone con il dittatore cileno Pinochet. Oltre alle testimonianze del card. Tucci, recentemente scomparso, e del fotografo Arturo Mari, l’Autore ha rintracciato un video della tv cilena del tempo che testimonia senza possibilità di smentita che quell’”affaccio” venne organizzato estemporaneamente da Pinochet e che Giovanni Paolo II ne sapesse nulla. Anzi, raccontano i testimoni, non mancò di manifestare il suo risentimento per quella “trappola”.

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LA MOSTRA

 

IMMORTALE

Da Lolek a San Giovanni Paolo II la grande storia di un uomo “venuto da lontano”

 

 

Tratta dall’ultimo libro di Antonio Preziosi - giornalista e scrittore -, edito da RAI Eri e con la prefazione del cardinale Stanislao Dziwisz,  l’esposizione ripercorre la vita di Papa Giovanni Paolo II dall’infanzia alla santificazione, ed è curata per PERLAGE - Grandi Eventi da Fabio Di Gioia, già autore della mostra internazionale Alcide De Gasperi: un europeo venuto dal futuro, con il contributo speciale del racconto personale del Prof. Renato Buzzonetti, medico personale di Karol Wojtyla durante il pontificato e del Fotografo dell’Osservatore Romano e personale di S. Giovanni Paolo II, Arturo Mari.

 

Oltre 130 fotografie, presentate in grandi dimensioni e fornite da  prestigiosi fondi fotografici - tra cui “L’Osservatore Romano” e Fondazione Alinari - illustrano il racconto in prima persona e la vita di S. Giovanni Paolo II. In particolare, sono esposte alcune  immagini poco conosciute della sua giovinezza in Polonia.

 

L’allestimento inoltre prevede una selezione iconografica proveniente da fondi privati, video originali e d’archivio, documenti radiofonici atti a documentare in maniera spesso inedita la vita di un uomo straordinario, oggi Santo, che ha cambiato il mondo.

 

Grazie ai prestiti del Museo Karol Wojtyla di Cracovia e della Casa-Museo di Wadowice, inoltre, sono presenti a Torino oltre 40 oggetti significativi appartenuti a Karol Wojtyla. Dalla sua bicicletta alla tonaca da cardinale e quella bianca da Papa a quelli dello sport e del tempo libero. Tra gli oggetti di esposti in mostra che hanno fatto parte della sua infanzia è particolarmente significativa la presenza del Gesù bambino del presepe di famiglia a cui è era particolarmente affezionato. 

 

La mostra è un viaggio nelle emozioni di una vita che ci tocca da vicino, oltre che nella sua storia, il cui percorso espositivo, vivacemente scenografico, segue il filo del racconto in prima persona,  nel quale Giovanni Paolo II racconta al visitatore sé stesso. Il rigore storico e giornalistico sta nella ricostruzione fedele di tutti i passaggi della vita del protagonista, molti dei quali sconosciuti ai più o addirittura inediti.

 

Il percorso della mostra conta sette sezioni al fine di offrire al visitatore una visione complessiva e chiara della persona e del grande ruolo che ha avuto nella nostra storia recente:

 

L’infanzia in Polonia; La II Guerra Mondiale e il mondo diviso il blocchi; Il servizio ecclesiastico; “Si sbaglio mi corriggerete!”; L’elezione del primo Papa non italiano; Il rapporto con la gioventù; La fine della contrapposizione Est-Ovest; L’attentato; I grandi viaggi; Il Giubileo; La fine della vita tra forza fisica e Fede; La mobilitazione del mondo per il suo ricordo; Beatificazione e Santificazione.

 

L’esposizione è concepita per essere itinerante nel mondo: la prima tappa sarà quella della città di Torino in concomitanza con l’anniversario per il decennale dalla scomparsa di Papa Wojtyla e in occasione dell’esposizione della Sacra Sindone e del grande appuntamento internazionale di Expo-To 2015.

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