Dopo Natale c'è Pasqua, il nuovo libro di Lorenzo Bortolin

Per l'editrice Effatà il diacono della Diocesi Torinese richiama al tempo più importante per i cristiani

Parole chiave: pasqua (28), natale (44), leggende (1), libro (39), storie (3)
Dopo Natale c'è Pasqua, il nuovo libro di Lorenzo Bortolin

Dopo Natale, c’è Pasqua: questa non è una banale considerazione, tratta dal calendario, che ci riporterebbe al normale avvicendamento delle festività; non è neanche un’affermazione metereologica; né, tantomeno, un richiamo  ai riferimenti dei tempi liturgici, … è che, dopo il libro “Natale è …” (del 2014), il giornalista torinese (e diacono permanente) Lorenzo Bortolin ritorna a parlare di un’importante festa (la Pasqua), dopo averci raccontato le tradizioni, le leggende e tanti aneddoti relativi alla festa del 25 dicembre; naturalmente il titolo del nuovo libro è “Pasqua è …”: “Qual è la festa più importante per i cristiani? Molti risponderebbero: Natale. Risposta sbagliata: è Pasqua!”.

Lo schema è lo stesso: seguendo l’alfabeto, dalla A alla Z, si alternano notizie storiche, riferimenti alle Scritture, ricette culinarie, racconti, curiosità e di tutto di più, …  dal mercoledì delle Ceneri  alla festa dell’ Ascensione, tutte informazioni che ruotano  intorno alla festa centrale della cristianità, che affonda la sua antica tradizione nell’ ebraismo antico. 26 lettere e 144 parole, considerazioni spesso insolite, ma documentate ed argomentate, una per tutte, scegliendo la tra le meno usuali, “H”, come: “Heilingerkcreuz” (Santa Croce): un’ oasi di serenità a poche decine di chilometri da Vienna, il più antico monastero cistercense rimasto ancora attivo dal Medioevo; si potrebbe dire: “solo una delle tante testimonianze della religiosità europea”, …. ma, invece, è  unico nella sua particolarità: la maggior parte degli 80 monaci ha meno di 50 anni! Visitarlo per capire, senza fretta e col cuore aperto, dalla storia all’infinito.

“Pasqua. Puoi credere o non credere che Lui è risorto. Puoi ripetere, con il filosofo Pascal, che "c’è  abbastanza luce per chi vuole credere e abbastanza tenebre per chi non vuole credere". E forse, qualche volta, anche tu sei tentato di scegliere la seconda ipotesi”. … Leggiamo, allora, queste pillole di saggezza, talvolta antica, spesso insolite o, addirittura, sconosciute, per consolarci, per comprendere che “vivere (e credere) significa amare e sentirsi amato. Per questo, caro amico lettore, chiunque tu sia, qualunque sia la tua età, lasciati amare da Lui”.

Auguri di buona Pasqua a tutti e teniamo presente che un pensiero pasquale al giorno,  tiene via il malumore d’intorno.

                                                                                       

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