Kepler 452b: il pianeta gemello della terra?

Appena scoperta la cosa, neanche ancora il tempo di averla accertata, ed ecco che già gli avvoltoi televisivi mandano in onda il gemello della Terra, con tanto di particolari e dettagli

Parole chiave: terra. cosmo (1), pianeta (2), infinito (1), vita (45)
Kepler 452b: il pianeta gemello della terra?

Kepler 452b si troverebbe a circa 150 milioni di kilometri dalla sua stella (la stessa distanza che c’è tra noi e il Sole) che sarebbe 4% più massiccia della nostra e il 10% più luminosa; un pianeta 1,6 volte più grande della Terra. A tv2000, al momento dell’annuncio della scoperta erano presenti personaggi come padre Funes, Piero Angela, il professor Giovanni Bignami, già direttore dell’Agenzia Spaziale Italiana, attualmente presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica e l’astronauta Umberto Guidoni; i quali hanno giustamente chiesto ulteriori accertamenti prima della divulgazione. Certo la scoperta appare sconvolgente, ma è davvero così? In realtà la notizia è importante, ma è basata su sofisticate rilevazioni riguardanti le flessioni della luminosità della stella di 452 b; una decisione di marketing più che altro. Questo vuol dire che non lo vediamo, non lo potremmo vedere neanche con i potentissimi strumenti ottici di ultima generazione. La Nasa ha fatto uno scoop ma ora bisogna vedere se tutto sarà confermato.

Se Kepler 452b fosse davvero come lo hanno descritto vorrebbe dire che l’acqua potrebbe esistere nei tre stati che conosciamo. Acqua uguale vita. Esisterebbero dunque forme umane sul gemello della Terra? Certo non lo possiamo sapere ed è prematuro e superfluo azzardare certe ipotesi. Per fare maggiore chiarezza avremmo bisogno di conoscere la gravità, la massa e il tempo di rotazione del pianeta in questione. Come hanno giustamente sottolineato gli scienziati, è altrettanto insensato ipotizzare una vita come la nostra, dovendo tenere sempre conto dei 1400 anni necessari affinché un messaggio partito dalla Terra arrivi al supposto pianeta gemello. Sarebbe egocentrico e surreale il volersi quasi imporre sul funzionamento dello spazio immenso. Azzardate suonano le parole di “nuova rivoluzione copernicana” perché, come ha affermato Piero Angela, la scoperta vuole essere solo una conferma di ipotesi già formulate, e non una vera e propria rivoluzione.

Calzante l’immagine riportata dall’astronauta Guidoni di una Terra che appare come una piccola e insignificante palla da biliardo se vista dallo spazio; un pianeta vergine di giorno, nessun intervento umano sul suo suolo: solo mari e montagne.

In conclusione non dobbiamo dimenticare la possibilità che ci possano essere decine di altri gemelli della Terra in giro per lo spazio infinito, perciò noi saremmo solo parte minima e microscopica di una famiglia sconosciuta e immensa voluta dall’immenso amore di Dio. 

Fonte: Sir
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