Heidegger, gli ebrei e l'Olocausto

Intervista a Donatella Di Cesare, dopo le sue anticipazioni sui "Quaderni neri" scritti dal filosofo tedesco, ancora inediti in Italia: in linea con il suo "antisemitismo metafisico", il fisolofo tedesco vede nello sterminio un "antiannientamento"

Parole chiave: olocausto (8), ebrei (11)
campo di concentramento

In Germania sono il caso editoriale dell’anno. Ma hanno fatto discutere gli studiosi di tutta Europa. Anche in Italia. Parliamo della quarta parte dei «Quaderni neri» («Schwarze Hefte») di Martin Heidegger (1889-1976), così chiamati per la copertina cerata come si usava una volta, che stanno per essere pubblicati dall’editore tedesco Klastermann a cura di Peter Trawny. In Italia usciranno alla fine del 2015 per Bompiani. Oltre 1.200 pagine di scritti del filosofo tedesco che vanno dal 1931 al 1941. Ad anticipare alcuni dei contenuti più rilevanti sulle colonne del «Corriere della Sera», la filosofa Donatella di Cesare, docente di Teoretica all’Università La Sapienza di Roma, allieva di Hans-George Gadamer, uno dei maggiori interpreti del pensiero heideggeriano, vicepresidente del Martin Heidegger-Gesellschaft: «È stato nazista, sempre. Il suo non fu un errore politico. Aderì al progetto di Hitler. Al popolo ebraico, agente della tecnica, ascrive l’oblio dell’essere, la colpa più grave».

Professoressa Di Cesare, quali le vicende che hanno portato alla luce i «Quaderni neri» di Heidegger?

I 34 «Quaderni neri» sono stati depositati dallo stesso Heidegger a metà degli anni Settanta nel Deutsches Literaturarchiv di Marbach am Neckar. In quell’occasione Heidegger ha espresso il desiderio che i Quaderni fossero pubblicati al termine delle sue opere complete. La sua volontà è stata solo in parte disattesa. Il prolungarsi dell’edizione delle altre opere hanno spinto gli eredi ad anticiparne l’uscita. Nel mio libro «Heidegger e gli ebrei. I “Quaderni neri”» (Bollati Boringhieri, 2014) ho spiegato la suddivisione dei volumi che vano dal 1931 al 1969. Nella primavera del 2014 è già stata portata a termine la pubblicazione delle «Überlegungen» (II-XV), i tre volumi 94-96. All’inizio di marzo uscirà il volume 97 che comprende i Quaderni che vanno dal 1942 al 1948.

L'articolo completo su "Il nostro tempo" del 1 marzo 2015

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