A Torino l'arte per alleviare le ferite

In collaborazione con la Pastorale della Cultura sul palco dell’Auditorium Santo Volto di Torino, l’8 Aprile alle 21, gli artisti Marco Nieloud, Michele Patti, Maria Camilla Ormezzano, Gianmaria Nieloud, Michele Millesimo, Giulietta Patti. Ingresso libero. Info: pastculto.news@libero.it

Parole chiave: Cultura (48), pastorale (60), diocesi (138)
A Torino l'arte per alleviare le ferite

In principio, era Parigi. All’indomani della notte tragica del Bataclan, gli artisti torinesi del Marco Nieloud Ensemble, con origini e forti legami parigini, si misero gratuitamente a disposizione delle Istituzioni per un concerto pubblico, di solidarietà alla “loro” città ferita e di promozione  della coesistenza pacifica tra diversi. L’iniziativa è stata raccolta dall’Ufficio di Pastorale della Cultura della Diocesi di Torino, che con la band torinese aveva già collaborato lo scorso anno nella memorabile serie di concerti di “SINGdONE”.

E’ nata così l’idea di “Nous tous pour Paris", un concerto di musica dal vivo che mescola canzoni del repertorio francese classico (di cui Marco Nieloud e il suo gruppo sono interpreti attenti e originali) a brani internazionali contro la violenza e ispirati alla condivisione e alla speranza . Uno spettacolo che fosse una risposta precisa alla sfida lanciata dai terroristi: davanti al tentativo di scatenare contrapposizioni frontali e violenze indiscriminate, riproporre la strada del confronto, del dialogo, dello scambio, della convivenza civile e religiosa. “Musica & Cultura non hanno muri”, afferma il sottotiolo del concerto, a significare che mentre le armi distruggono  e mettono in guerra, la cultura, in tutte le sue forme ed espressioni, resta luogo privilegiato di incontro tra popoli e mentalità differenti. La musica dal vivo  e  la canzone in particolare poi, con il suo essere popolare, condivisa, trasversale , permette una intesa e una comprensione più  semplice e immediata di ogni altra forma di espressione.

Si è voluto anche tenere ben presente l’invito che papa Francesco non si stanca di rinnovare ai quattro angoli del globo: lanciare ponti, non innalzare muri. Per questo è sembrato importante che l’iniziativa fosse comune e condivisa, tra istituzioni cattoliche , istituzioni laiche, altre confessioni religiose: perché fosse ben evidente il messaggio di unità e condivisione nel dire NO al terrore e SI alla integrazione come unica via possibile da praticare. Il concerto gode infatti del patrocinio della Arcidiocesi di Torino, della Pastorale della Cultura, del Consiglio Regionale del Piemonte, del Comitato Regionale per i diritti Umani, del Movimento Noi siamo con voi. I presidenti di tutte le isitituzioni interverranno alla serata, dandone la giusta collocazione e facendone un momento importante di impegno pubblico e di testimonianza. La notte di Parigi  diventa così non solo occasione di incontro e di riflessione, ma anche segno e simbolo di ogni altro attacco di odio e di violenza subìto ovunque nel mondo, come gli ultimi sanguinosi attentati di Ankara,  Costa d’Avorio, Bruxelles  stanno a dimostrarci. Così, in corso d’opera, il concerto è  diventato “Nous Tous pour Paris, Bruxelles et les autres“.

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