La fedeltà nella Misericordia è l’essere di Dio

All’Udienza Generale di oggi il Santo Padre ha avviato un nuovo ciclo di catechesi sulla Misericordia ed ha pregato per le vittime di Istanbul

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La fedeltà nella Misericordia è l’essere di Dio

Da oggi, alle Udienze del mercoledì, si parlerà di Misericordia, come ha annunciato lo stesso Papa Francesco stamani in Aula Paolo VI: “così da imparare la misericordia ascoltando quello che Dio stesso ci insegna con la sua Parola”. Nella Sacra Scrittura, il Signore è presentato come “Dio misericordioso”. Egli stesso, come narra il Libro dell’Esodo, rivelandosi a Mosè si autodefinisce così: “Il Signore, Dio misericordioso è pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà” (34,6). Anche in altri testi ritroviamo questa formula, con qualche variante, ma sempre l’insistenza è posta sulla misericordia e sull’amore di Dio che non si stanca mai di perdonare (cfr Gn 4,2; Gl 2,13; Sal 86,15; 103,8; 145,8; Ne 9,17).

 

Dio è misericordioso

La parola misericordia evoca un atteggiamento di tenerezza “come quello di una madre nei confronti del figlio”. Infatti, il termine ebraico usato dalla Bibbia fa pensare alle viscere o anche al grembo materno. Perciò, l’immagine che suggerisce è quella di un Dio che si commuove e che si intenerisce per noi “come una madre quando prende in braccio il suo bambino, desiderosa solo di amare, proteggere, aiutare, pronta a donare tutto, anche sé stessa”. Un amore, dunque, che si può definire in senso buono “viscerale”.

 

Dio è pietoso

Poi è scritto che il Signore è “pietoso”, nel senso che fa grazia, ha compassione e, nella sua grandezza “si china su chi è debole e povero, sempre pronto ad accogliere, a comprendere, a perdonare”. È come il padre della parabola riportata dal Vangelo di Luca (cfr Lc 15,11-32): un padre che non si chiude nel risentimento per l’abbandono del figlio minore, ma al contrario continua ad aspettarlo, lo ha generato, e poi gli corre incontro e lo abbraccia, non gli lascia neppure finire la sua confessione, “come se coprisse la bocca” tanto è grande l’amore e la gioia per averlo ritrovato; e poi va anche a chiamare il figlio maggiore, che è sdegnato e non vuole far festa, il figlio che “è rimasto sempre a casa ma vivendo come un servo più che come un figlio, e pure su di lui il padre si china, lo invita ad entrare, cerca di aprire il suo cuore all’amore, perché nessuno rimanga escluso dalla festa della misericordia”.

 

Dio è lento all’ira

Di questo Dio misericordioso è detto anche che è “lento all’ira”, letteralmente, “lungo di respiro, cioè con il respiro ampio della longanimità e della capacità di sopportare”. Dio sa attendere, i suoi tempi non sono quelli impazienti degli uomini; Egli è come il saggio agricoltore che sa aspettare, lascia tempo al buon seme di crescere, malgrado la zizzania (cfr Mt 13,24-30).

 

Dio è grande nell’amore

“Com’è bella questa definizione di Dio! - ha esclamato Papa Francesco - Qui c’è tutto. Perché Dio è grande e potente, ma questa grandezza e potenza si dispiegano nell’amarci, noi così piccoli, così incapaci”. La parola “amore”, qui utilizzata, indica l’affetto, la grazia, la bontà. “Non è un amore di telenovela”. È l’amore che fa il primo passo, che non dipende dai meriti umani ma da “un’immensa gratuità”. È la sollecitudine divina che niente può fermare, neppure il peccato, perché sa andare al di là del peccato, vincere il male e perdonarlo.

 

Una fedeltà senza limiti

 Ecco l’ultima parola della rivelazione di Dio a Mosè: la fedeltà di Dio che “non viene mai meno” perché il Signore è il Custode che, come dice il Salmo, non si addormenta ma vigila continuamente su di noi per portarci alla vita:

 «Non lascerà vacillare il tuo piede, non si addormenterà il tuo custode. Non si addormenterà, non prenderà sonno il custode d’Israele. [...] Il Signore ti custodirà da ogni male: egli custodirà la tua vita. Il Signore ti custodirà quando esci e quando entri, da ora e per sempre» (121,3-4.7-8). Questo Dio misericordioso è fedele nella sua misericordia. San Paolo “dice una cosa bella”:  “Se tu in confronto di Lui non sei fedele Lui rimarrà fedele perchè non può rinnegare se stesso. - La fedeltà nella misericordia è proprio l’essere di Dio”.  “Dio è totalmente e sempre affidabile”. Così ha concluso Papa Francesco: “Dio è una presenza solida e stabile. È questa la certezza della nostra fede”.

 

La preghiera per le vittime di Istanbul

 

Al termine dell’Udienza Papa Francesco ha pregato per le vittime dell’attentato che ieri ha sconvolto la città di Istanbul:  “Vi invito a pregare per le vittime. Che il Signore, il Misericordioso, dia pace eterna ai defunti, conforto ai familiari, fermezza solidale all’intera società, e converta i cuori dei violenti”. 

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