Il martirio dei cristiani continua nell'indifferenza, la dura condanna di Papa Francesco

Il dolore e la preghiera del Pontefice dopo la strage di Lahore in Pakistan 

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Il martirio dei cristiani continua nell'indifferenza, la dura condanna di Papa Francesco

“Con dolore, con molto dolore, ho appreso degli attentati terroristici di oggi contro due chiese nella città Lahore in Pakistan, che hanno provocato numerosi morti e feriti. Sono chiese cristiane. I cristiani sono perseguitati. I nostri fratelli versano il sangue soltanto perché sono cristiani”. Ieri mattina, dopo l’Angelus, Papa Francesco ha così elevato il suo grido di dolore per quanto è avvenuto in Pakistan.

 “Mentre assicuro la mia preghiera per le vittime e per le loro famiglie, chiedo al Signore, imploro dal Signore, fonte di ogni bene, il dono della pace e della concordia per quel Paese. Che questa persecuzione contro i cristiani, che il mondo cerca di nascondere, finisca e ci sia la pace”, ha aggiunto.

gratuità dell'amore di Dio: il Signore sceglie il suo popolo non perché se lo meriti, ma proprio perché è il più piccolo tra tutti i popoli». Papa Francesco ha poi citato san Paolo: «Mai dimenticarlo, Dio è ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato, da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo».

  

«La Croce di Cristo - ha detto ancora il Papa, questa volta citando il Vangelo di Giovanni - è la prova suprema dell'amore di Dio per noi: Gesù ci ha amati `sino alla fine´, cioè non solo fino all'ultimo istante della sua vita terrena, ma fino all'estremo limite dell'amore. Se nella creazione il Padre ci ha dato la prova del suo immenso amore donandoci la vita, nella passione del suo Figlio ci ha dato la prova delle prove: è venuto a soffrire e morire per noi».

 Il Pontefice si è poi detto “vicino alla popolazione di Vanuatu, nell’Oceano Pacifico, colpita da un forte ciclone”: “Prego per i defunti, per i feriti e i senza tetto. Ringrazio quanti si sono subito attivati per portare soccorsi e aiuti”. Infine, i saluti ai diversi gruppi di volontariato che, uniti nell’impegno di solidarietà, hanno partecipato alla manifestazione “Insieme per il bene comune” e un “pensiero speciale” ai ragazzi di Serravalle Scrivia, di Rosolina e di Verdellino-Zingonia che si preparano a ricevere la Cresima e a quelli della diocesi di Lodi e del decanato Romana-Vittoria di Milano che fanno a Roma la “promessa” di seguire Gesù. 

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