Il Papa: In Iraq una crudeltà che ci fa piangere

All’Angelus il dolore e la preghiera del Papa per gli innocenti ed i bambini uccisi a sangue freddo in Iraq. Poi una riflessione sulla Giornata Missionaria ed un’esortazione al coraggio.

Parole chiave: Appello (14), Giornata Missionaria (2), coraggio (2), Papa Francesco (256), Iraq (13), missioni (4), preghiera (51), Angelus (49), fariseo (3), pubblicano (3)
All’Angelus il dolore e la preghiera del Papa per gli innocenti ed i bambini uccisi a sangue freddo in Iraq. Poi una riflessione sulla Giornata Missionaria ed un’esortazione al coraggio.

“Sono rimasto addolorato nel sentire notizie dell’uccisione a sangue freddo di numerosi figli di quell’amata terra, tra cui anche tanti bambini. Questa crudeltà ci fa piangere, lasciandoci senza parole”. Con queste parole il Papa ha commentato all’Angelus le tristi notizie che arrivano dall’Iraq: “In queste ore drammatiche, sono vicino all’intera popolazione dell’Iraq, in particolare a quella della città di Mosul. I nostri animi sono scossi dagli efferati atti di violenza che da troppo tempo si stanno commettendo contro i cittadini innocenti, siano musulmani, siano cristiani, siano appartenenti ad altre etnie e religioni”.

I fedeli in Piazza San Pietro si sono uniti alla preghiera silenziosa del Papa: “affinché l’Iraq, pur duramente colpito, sia forte e saldo nella speranza di poter andare verso un futuro di sicurezza, di riconciliazione e di pace”. Poi la recita di un’Ave Maria, tutti insieme.

Lo Spirito Santo rende efficace la missione

Prima della recita dell’Angelus, come di consueto, il Santo Padre ha commentato le Letture del giorno. In particolare si è soffermato sull’esortazione di San Paolo a Timoteo, suo collaboratore e figlio diletto, nella quale ripensa alla propria esistenza di apostolo totalmente consacrato alla missione (cfr 2 Tm 4,6-8.16-18).

“In questo racconto autobiografico - ha osservato Francesco - si rispecchia la Chiesa, specialmente oggi, Giornata Missionaria Mondiale, il cui tema è: Chiesa missionaria, testimone di misericordia”. In San Paolo la comunità cristiana trova il suo modello, nella convinzione che è la presenza del Signore a rendere efficace il lavoro apostolico e l’opera di evangelizzazione. “L’esperienza dell’Apostolo delle genti ci ricorda che dobbiamo impegnarci nelle attività pastorali e missionarie, da una parte, come se il risultato dipendesse dai nostri sforzi, con lo spirito di sacrificio dell’atleta che non si ferma nemmeno di fronte alle sconfitte; dall’altra, però, sapendo che il vero successo della nostra missione è dono della Grazia: è lo Spirito Santo che rende efficace la missione della Chiesa nel mondo”.

Oggi è tempo di coraggio

“Oggi è tempo di missione ed è tempo di coraggio! Coraggio di rafforzare i passi vacillanti, di riprendere il gusto dello spendersi per il Vangelo, di riacquistare fiducia nella forza che la missione porta con sé”. È tempo di coraggio, anche se avere coraggio non significa avere garanzia di successo. Ci è richiesto il coraggio per lottare, non necessariamente per vincere; per annunciare, non necessariamente per convertire. Ci è richiesto il coraggio “per essere alternativi al mondo, senza però mai diventare polemici o aggressivi”. Ci è richiesto il coraggio per aprirci a tutti, “senza mai sminuire l’assolutezza e l’unicità di Cristo, unico salvatore di tutti”. Ci è richiesto coraggio per resistere all’incredulità, “senza diventare arroganti”. Ci è richiesto anche il coraggio del pubblicano del Vangelo di oggi, che con umiltà non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”. “Oggi è tempo di coraggio! Oggi ci vuole coraggio!”.

“La Vergine Maria - ha concluso - modello della Chiesa in uscita e docile allo Spirito Santo, ci aiuti ad essere tutti, in forza del nostro Battesimo, discepoli missionari per portare il messaggio della salvezza all’intera famiglia umana”.

Dopo l'Angelus il Papa ha salutato tutti i presenti pellegrini provenienti dall’Italia e da vari Paesi, incominciando dai polacchi “che ricordano qui a Roma e nella loro Patria il 1050° anniversario della presenza del cristianesimo in Polonia”. Un saluto particolare è andato ai partecipanti al Giubileo delle Corali d’Italia, ai podisti provenienti da Assisi in rappresentanza delle Pro Loco Italiane, ed ai giovani delle Confraternite delle Diocesi d’Italia. E ancora alla comunità peruviana di Roma “qui radunata con la sacra Immagine del Señor de los Milagros”.

“Tutti ringrazio e saluto con affetto. Buona domenica! E per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!”.

Tutti i diritti riservati

Papa Francesco

archivio notizie

14/01/2018

Bergoglio: "Chi alza muri e barriere rinuncia all'incontro con l'altro"

Il messaggio di Papa Francesco per la giornata dei migranti e dei rifugiati

29/09/2017

Perché il Papa dà fastidio

Da tempo all'interno della Chiesa cattolica si fanno sentire reazioni di fastidio e di opposizione a papa Francesco. L'intervento di don Lucio Casto 

14/09/2017

Colombia, il primo passo per una pace giusta

Il Papa ha visitato la Colombia nei giorni della pacificazione nazionale. Dal Sud America ha lanciato parole che stanno facendo il giro del mondo, un appello universale a lavorare per la pace, gettare ponti, compiere sempre «il primo passo» per la riconciliazione. Parole rivolte anche alla Chiesa

05/02/2017

Il Papa: “Ogni vita è sacra"

All’Angelus la preghiera del Papa per i bambini “in pericolo d’interruzione della gravidanza” e per le persone “che stanno alla fine della vita”