Francesco: la Chiesa è di tutto il mondo

All'Angelus la preghiera per le vittime di Haiti e l'annuncio della nomina di 17 nuovi cardinali tra cui un prete albanese

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Francesco: la Chiesa è di tutto il mondo

All’Angelus in Piazza San Pietro, al termine della Messa per il Giubileo Mariano, Papa Francesco ha rivolto il pensiero alle popolazioni dei Caraibi, e in particolare di Haiti, messe a dura prova dal passaggio dell’uragano Matthew. Poi l'annuncio della creazione di 13 nuovi cardinali di 11 Paesi e 4 cardinali non elettori in un Concistoro il prossimo 19 novembre alla vigilia della conclusione del Giubileo della Misericordia.

Dolore, preghiera, sostegno. All’Angelus il pensiero di Papa Francesco va alla popolazione di Haiti che soffre a causa della devastazione portata dall’uragano Matthew in una terra già sconvolta sei anni fa da un terribile terremoto:

“Ho appreso con dolore delle gravi conseguenze causate dall’uragano che nei giorni scorsi ha colpito i Caraibi, in particolare Haiti, lasciando numerose vittime e sfollati, oltre che ingenti danni materiali. Assicuro la mia vicinanza alle popolazioni ed esprimo fiducia nel senso di solidarietà della Comunità internazionale, delle istituzioni cattoliche e delle persone di buona volontà. Vi invito ad unirvi alla mia preghiera per questi fratelli e sorelle, così duramente provati”.

Affidiamo a Maria l’umanità, accogliamo il Vangelo di Gesù
Francesco ha quindi ricordato la Beatificazione ad Oviedo di quattro martiri vittime della persecuzione anti religiosa del 1936. Il Papa ha definito i nuovi Beati “eroici testimoni della fede, aggregati alla schiera dei martiri che hanno offerto la loro vita nel nome di Cristo”. Infine, ritornando al Giubileo mariano ha ripetuto l’Atto di Affidamento giubilare a Maria, pronunciato da San Giovanni Paolo II l’8 ottobre del 2000:

“‘O Madre … vogliamo affidarti il futuro che ci attende. L’umanità … può fare di questo mondo un giardino, o ridurlo a un ammasso di macerie’. In questo bivio, la Vergine ci aiuti a scegliere la vita, accogliendo e praticando il Vangelo di Cristo Salvatore”.

Domenica 20 novembre, Solennità di Cristo Re, a conclusione dell’Anno Santo Straordinario della Misericordia, ha detto ancora il Papa, “concelebrerò la Santa Messa con i nuovi Cardinali, con il Collegio Cardinalizio, con gli Arcivescovi, con i Vescovi e con i Presbiteri”. Quindi, ha annunciato al mondo il nome dei nuovi porporati:

"Mons. Mario Zenari, che rimane Nunzio Apostolico nell’amata e martoriata Siria (Italia); Mons. Dieudonné Nzapalainga, C.S.Sp., Arcivescovo di Bangui (Repubblica Centrafricana); Mons. Carlos Osoro Sierra, Arcivescovo di Madrid (Spagna); Mons. Sérgio da Rocha, Arcivescovo di Brasilia (Brasile); Mons. Blase J. Cupich, Arcivescovo di Chicago (U.S.A.); Mons. Patrick D’Rozario, C.S.C., Arcivescovo di Dhaka (Bangladesh); Mons. Baltazar Enrique Porras Cardozo, Arcivescovo di Mérida (Venezuela); Mons. Jozef De Kesel, Arcivescovo di Malines-Bruxelles (Belgio); Mons. Maurice Piat, Arcivescovo di Port-Louis (Isola Maurizio); Mons. Kevin Joseph Farrell, Prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita (U.S.A.); Mons. Carlos Aguiar Retes, Arcivescovo di Tlalnepantla (Messico); Mons. John Ribat, M.S.C., Arcivescovo di Port Moresby (Papua Nuova Guinea); Mons. Joseph William Tobin, C.SS.R., Arcivescovo di Indianapolis (U.S.A.)".

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