Torino verso il Giubileo

Nella diocesi subalpina l'Anno «della Misericordia», voluto da Papa Francesco, sarà accompagnato da periodiche celebrazioni con l'Arcivescovo mons. Nosiglia e da altri appuntamenti speciali

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Torino verso il Giubileo

«Misericordiosi come il padre» è il motto e il logo dell’Anno Santo della misericordia, indetto da Papa Francesco tramite la Bolla Misericordiae vultus. Anno che si aprirà l’8 dicembre prossimo nella basilica di San Pietro per concludersi  il 20 novembre.  

«Sono convinto – aveva ricordato Papa Francesco annunciando il giubileo - che tutta la Chiesa, che ha tanto bisogno di ricevere misericordia, perché siamo peccatori, potrà trovare in questo Giubileo la gioia per riscoprire e rendere feconda la misericordia di Dio, con la quale tutti siamo chiamati a dare consolazione ad ogni uomo e ad ogni donna del nostro tempo. Non dimentichiamo che Dio perdona tutto, e Dio perdona sempre. Non ci stanchiamo di chiedere perdono. Affidiamo fin d’ora questo Anno alla Madre della Misericordia, perché rivolga a noi il suo sguardo e vegli sul nostro cammino: il nostro cammino penitenziale, il nostro cammino con il cuore aperto, durante un anno, per ricevere l’indulgenza di Dio, per ricevere la misericordia di Dio».

Un cammino che anche nella nostra diocesi è stato pensato e preparato in questi mesi e che ancora tra settembre e dicembre sarà ancora meglio definito. Un anno che sarà caratterizzato da specifiche iniziative: ci saranno ad esempio celebrazioni con l’Arcivescovo già indicate nel calendario diocesano a partire da domenica 13 dicembre sino al 5 giugno in cui saranno invitate via via tutte le Unità pastorali.  A partire dal 9 gennaio invece l’Arcivescovo, suddivisi sempre per Unità pastorali incontrerà i cresimandi in cattedrale per celebrare con loro il Giubileo. E così i vari settori pastorali proporranno via via appuntamenti e iniziative per vivere e approfondire il tema della misericordia.  

«La sfida che abbiamo di fronte – sottolinea don Gian Luca Carrega, direttore della Pastorale della Cultura della diocesi – è davvero impegnativa perché non ci propone di diventare genericamente ‘più buoni’ o di compiere qualche gesto di speranza per noi e per le generazioni future, ma richiede di deporre le maschere che abbiamo per tornare  a far splendere sui nostri visi il volto misericordioso dell’uomo-Dio, il Cristo che ha dato la vita per noi».

Per approfondire il tema del Giubileo e prepararsi al nuovo anno: http://www.im.va/content/gdm/it.html

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