Santi, beati, venerabili, servi di Dio sposi e genitori

Canonizzazione genitori Santa Teresina Bambino Gesù, 18 ottobre 2015

Parole chiave: genitori (4), cristiani (70), santi (55), chiesa (665)
Santi, beati, venerabili, servi di Dio sposi e genitori

«Coloro che sono proclamati santi hanno costantemente servito con umiltà e carità straordinarie i fratelli, imitando così il Divino Maestro. San Vincenzo Grossi fu parroco zelante, sempre attento ai bisogni della sua gente, specialmente alle fragilità dei giovani. Per tutti spezzò con ardore il pane della Parola e divenne buon samaritano per i più bisognosi. Santa Maria dell’Immacolata Concezione, attingendo dalle sorgenti della preghiera e della contemplazione, visse in prima persona con grande umiltà il servizio agli ultimi, con una attenzione particolare ai figli dei poveri e agli ammalati. I santi coniugi Ludovico Martin e Maria Azelia Guérin hanno vissuto il servizio cristiano nella famiglia, costruendo giorno per giorno un ambiente pieno di fede e di amore; e in questo clima sono germogliate le vocazioni delle figlie, tra cui santa Teresa di Gesù Bambino.

La testimonianza luminosa di questi nuovi santi ci sprona a perseverare sulla strada del servizio gioioso ai fratelli, confidando nell’aiuto di Dio e nella materna protezione di Maria. Dal cielo ora veglino su di noi e ci sostengano con la loro potente intercessione». Domenica 18 ottobre 2015, Giornata missionaria mondiale, segna la canonizzazione di un sacerdote italiano, di una religiosa spagnola e di due sposi e genitori francesi. È dai tempi dei primi cristiani che non si registrava una famiglia santa: Louis-Joseph-Aloys-Stanislas (Ludovico) Martin e Marie-Azélie Guérin sono i santi genitori di santa Teresa di Lisieux, santa Teresina del Bambino Gesù «dottore della Chiesa» che era solita dire: «Il buon Dio mi ha dato un papà e una mamma degni più del Cielo che della terra». Altri coniugi sono in pista per la dichiarazione di santità. Nel terzo millennio la santità si coniuga con la famiglia, uomini e donne esemplari, gioiosi nell’amarsi, con una aperta apre a un nuova vita.

La Chiesa e la società hanno bisogno di genitori santi Luigi Beltrame Quattrocchi (1880-1951) e Maria Corsini (1884-1965) – Giovanni Paolo II li proclama beati nel 2001. Trascorrono a Roma la maggior parte della vita e hanno quattro figli. Lui, vice-avvocato generale dello Stato, amico di don Luigi Sturzo e Alcide De Gasperi. Lei scrittrice feconda di temi educativi, pioniera dell’associazionismo cattolico. I primi tre figli - Filippo, Stefania, Cesare - abbracciano la vita consacrata. La nascita dell'ultimogenita Enrichetta è drammatica per una placenta previa totale, situazione talmente delicata da indurre i medici a consigliare l’aborto: in caso contrario la mamma va incontro a morte certa. Maria e Luigi rifiutano con fermezza e Maria partorisce la figlia Enrichetta: mamma e figlia stanno benissimo. Sergio Bernardini (1882-1966) e Domenica Bedonni (1889-1971) – Sergio lavora i campi a Falanello di Sassoguidano (Modena) e nel 1907 sposa Emilia Romani. Nascono tre bambini: Mario, Medardo e Igina. Sergio è felice: «Dio mi ha dato tutto. Quanto è buono». Ma in quattro anni (1908-1912) muoiono il papà, la mamma, il fratello, la moglie Emilia e i tre bambini e a 30 anni Sergio è solo. Non si ribella, non perde la fede, non si dispera: «Sia benedetta la volontà di Dio». Emigra in America per pagare i debiti contratti per tante malattie e decessi, ma rimpatria dopo un anno: «L'America non fa per me, temevo per la mia fede». Prega e si consiglia con il parroco, che vorrebbe indirizzarlo al sacerdozio, ma lui «Non mi ritengo degno». Incontra Domenica, 24 anni, e il 20 maggio 1914 si sposano. Lei, 18 anni, vivace ed esuberante. Pensa di entrare in convento «ma non trovai nessuno che mi aiutasse». Nel 1913 conosce Sergio: «Era vedovo e mi parve subito tanto buono. Tutto in lui ispirava fiducia, rispetto e pace. Pregai e subito decisi: Signore, se è tua volontà, dammi tanti figli e, se a te piace, siano consacrati a te». Dalla loro unione nascono 10 figli, otto dei quali si consacrano al Signore nella vita religiosa, e uno è arcivescovo di Smirne in Turchia. «Iddio ci ha tanto benedetti: non lo ringrazieremo mai abbastanza» ripete mamma Domenica. Nel 1963 i figli le fanno conoscere Felix Alaba Adrosin Job, giovane seminarista della Nigeria, poi arcivescovo di Ibadan e presidente della Conferenza episcopale della Nigeria. Domenica e Sergio vivono insieme 52 anni. Dal 7 maggio 2015 sono venerabili

Per numerosi coniugi e genitori, servi di Dio, è in corso il processo di beatificazione. I romani Ulisse Amedolagine (1893-1969) e Lelia Cossidente (1893-1951); i catanesi Marcello Inguscio (1934-1966) e Anna Maria Ritter (1938-1986); i baresi Francesco Ugenti (1912-1998) e Teresa Savilli (1913-1984); Settimio Manelli (1886-1978) e Licia Gualandris (1907-2004): lui abruzzese, lei bergamasca, straordinari per impegno cristiano e coerenza: vivono a Roma e hanno 21 figli; i vercellesi Giovanni Gheddo (1900-1942) e Rosetta Franzi (1902-1934), tre figli, attivi nell’Azione Cattolica: lei muore di parto nel 1934 dando alla luce due gemellini; lui capitano di Artiglieria muore in Russia per non abbandonare i compagni feriti; i calabresi Francesco Bono (1948-1996) e Maria Rosaria de Angelis (1955-2000) si sposano ad Assisi e, davanti alla tomba del Poverello, chiedono la grazia di diventare santi insieme: hanno 5 figli, Francesco è attivo nell’Azione Cattolica e per un breve periodo è sindaco di Locri; Maria Rosaria, medico e membro dei Focolarini: quando muore, Chiara Lubich la definisce «capolavoro umano e divino». Infine i marchesi Carlo Tancredi Falletti di Barolo (1782-1838) e Giulia Colbert (1786-1864) sono tra i santi sociali, secondi per ricchezza solo ai Savoia, lui sindaco di Torino per un biennio. Sviluppano una serie impressionante di attività benefiche per i diseredati, i ragazzi poveri, le detenute.

Per garantire una presenza educativa qualificata, Tancredi crea l’istituto delle Suore di Sant’Anna. Con don Giuseppe Cafasso i marchesi partecipano alla Confraternita della misericordia per l’assistenza ai carcerati e ai condannati a morte. Tancredi fa costruire il Cimitero monumentale. Ai funerali di Giulia partecipa una folla immensa, tra cui moltissimi poveri ai quali lascia per testamento un patrimonio di 8 milioni di lire. Giulia è venerabile dal 15 maggio 2015, Carlo Tancredi è servo di Dio.
Pier Giuseppe Accornero

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