Relazioni secondo il cuore di Dio alla Città sul Monte

Le testimonianze dei giovani che hanno partecipato al campo per studenti universitari che si è tenuto dal 21 al 27 luglio a Crissolo 

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Relazioni secondo il cuore di Dio alla Città sul Monte

Trenta i giovani che hanno accolto l’invito, una location ai piedi del Monviso che da quarant’anni si mette al servizio dell’educazione, un argomento al centro del futuro e che affonda le radici nel passato di ognuno: le relazioni, sono in termini misurabili il riassunto della sei giorni della Città sul Monte a Crissolo per maturandi e universitari. Quest’anno il percorso, proposto in collaborazione con la Pastorale universitaria e Young Caritas, ha sollecitato i giovani a ripensare i processi interiori, affettivi e spirituali che sono alla base delle loro relazioni, presenti e future. Dalla voce dei giovani gli esiti delle ore trascorse nell’incanto della natura di quest’angolo così speciale della Valle Po. Francesco 22 anni di Torino, prossimo alla laurea triennale in ingegneria gestionale: “Un campo tarato su quello che sto vivendo in questo momento della mia vita e che il silenzio dell’ultimo giorno ha addensato in scelte concrete”. Gli fa eco Francesco, 21 anni di Novara, studente di Filosofia: “Era qualche anno ormai che non partecipavo, ma mi sono trovato subito a casa e ho trovato molto interessante il percorso fatto sulle relazioni”. 

Luca, 20 anni, studia a Palazzo Nuovo: “Parlo da filosofo: grazie ai vari incontri e alle riflessioni proposte, alcune delle quali improntate su specifiche basi teologiche, ho potuto prendere piena consapevolezza della robustezza teorica cristiana: chi crede, e più specificatamente chi crede nel Dio cristiano, è tutt’altro che uno stupido o un ignorante. Ora parlo da credente: quest’esperienza mi ha aiutato a rispondere ad alcune domande sulla mia fede e sul mio futuro, aprendo la strada ad ulteriori interrogativi che - ne sono sicuro - renderanno ancora più bello il mio percorso da cristiano”.  Sara, 19 anni di Piossasco, neo matura: “Respira questa libertà. Questo campo è stato una scoperta, di me, degli altri, ma soprattutto di Dio: ho ricominciato a respirare’.

Alice, 18 anni di Torino, sognando un futuro da medico: “Ogni anno qui aggiungo un tassello importante al mio percorso di crescita, mi conosco, scopro grandi persone e respiro a pieno la mia vita. Lavorare sulle relazioni, osservarle con occhio più attento è stato davvero arricchente. Ringrazio di cuore gli amici della Città sul Monte”. Emanuele, 29 anni di Ivrea, neo dottorato in Scienza dei Materiali: “Sono venuto qui per la prima volta quest’anno, senza sapere molto, e senza particolari aspettative, ma con la sola certezza e speranza: se lì si cerca davvero Dio, allora posso sentirmi a casa. Relazioni: ho scoperto che non solo le relazioni sono ciò che abbiamo di più prezioso, ma sono la nostra stessa essenza, di Dio e di tutte le cose. Interrogarmi sul mio mo

do di viverle, di vederle, di orientarle attraverso gli strumenti che sono stati proposti, mi ha aiutato ad aumentare la consapevolezza su un aspetto così importante della vita”. Lucia, 19 anni matricola a Lettere: “Portare alla luce della consapevolezza i processi e le modalità con cui incontriamo gli altri nella vita quotidiana, fermarci a riflettere su quello che ci capita dentro e intorno, tornare a casa con qualche strumento in più per affrontare la vita “da adulti”. Questa è la sfida che ci è stata posta in questo campo. Vengo a Crissolo da quando facevo prima media e ogni volta è un mettermi alla prova, un rendermi conto che si è sempre in cammino, che la strada è lunga, ma che si va avanti in compagnia.” Conclude Francesca, 18 anni al termine del liceo scientifico: “Respirare a pieni polmoni (in tutti i sensi), prendere coscienza delle relazioni che ho intessuto nell’ultima parte della mia vita, rendermi conto dei doni che ho, dei sogni che crescono dentro e che vorrei mettere in atto ed infine mettermi all’ascolto di Dio nel deserto. Ecco cosa ho vissuto qua alla Città sul Monte”.

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